LA
CITTA DI TORINO ALLA MOSTRA FORESTALE DI BARI
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pianta stessa è pure raffigurata schematicamente la
posizione delle alberate dei corsi e il numero di
filari delle piante in modo di o ttenere , pur in una
scala rido tta , la reale configurazione della C ittà sotto
questo aspetto.
L'importanza come fa tto re di benessere sociale,
o ltre che come elemento decorativo delle zone verdi
anche nel cuore della C ittà , costituisce un primato
di Torino che in questi u ltim i anni si è arricchita
nel popoloso rione di S. Paolo del nuovo grande parco
pubblico in tito la to al Principe Gerolamo Napoleone
Buonaparte, nome particolarmente caro ai cuori to r i
nesi perchè si ricollega a quello di una gentile e pia
Principessa Sabauda e alla storia del Risorgimento.
Anche tale parco appare abbozzato in una delle tavole
esposte alla Mostra la quale in una prospettiva aerea
delia C ittà dà una visione sommaria dei principali
parchi e giardini con il magnifico riden te scenario
della collina; tale tavola rappresenta nei vari anni la
superficie dei màrchi, g iardini ed aiuole che da
629.910 mq. esistenti ne ll’anno 1922, raggiunge nel
1925 mq. 1.119.910, con uno sbalzo notevole dovu to
alla creazione del Parco della Rimembranza per salire
con graduale progressione negli
anni
successivi
fino
a
toccare, con un notevole incremento
rispetto agli
anni
precedenti, i mq.
1.406.160 nell’anno 1933.
L’accrescimento delle alberate è chiaramente rap
presentato in un altro grafico nel quale è indicato il
numero dei puntamenti effettuati annualmente, che.
dal numero di 19.825 alberi esistenti nel 1923 salgono
nel 1933 al numero di 26.292 segnando un massimo
di puntamenti e ffe ttua ti con 1.591 alberi ne ll’anno
1932 e con un m in imo nel 1925 con 54 alberi.
Un a ltro grafico facilmente in te llig ib ile dà lo svi
luppo delle file di aiuole con siepi lungo le alberate
che da ml. 8.640 del 1922 raggiunge nel 1933 i
ml. 25.460.
In un u ltim o diagramma è indicato il numero di
piante per ciascuna varietà di cui sono costitu ite le
alberate, dove figura un m inimo di 12 Juglans e un
massimo di 8.992 platani, distinguendo anche per le
varie essenze i piantamenti effe ttua ti en tro il 1922
da quelli e ffe ttua ti nel periodo 1923-1933.
Numerosi quadri fo togra fici di particolare effetto
a rtistico raffiguranti i vari g iard in i, i viali o angoli
caratteristici del Parco del Valentino e della v illi
Genero, una visione panoramica del corso del Po
dalla collina con le rive ammantate d i verde, riflessi
crepuscolari o e ffe tti di controluce, si alternano per
dare al visita tore una sensazione realistica di quella
che è la nostra C ittà . Nè mancano aspetti di carat
te re tu tto speciale che rivelano ora l ’austero silenzio
di alberi severi spogli di fogliame nella tristezza
autunnale, ora- invece la meravigliosa fio ritu ra pri
maverile o le vaste ombre che le fo lte chiome verdi
stendono nei cocenti meriggi estivi ad o ffrire risto ro
a grandi e piccini, oppure mostrano angoli del Valen
tin o coperti da un candido manto di neve che sembra
intessere tra i rami degli alberi trin e delicate. É
tu tta una poesia che tocca profondamente l ’animo e
che richiama gli uom ini al cu lto de ll'a lbe ro , elemento
di salubrità e insieme di bellezza paesistica.
Poche c ittà possono con To rino gareggiare per
questo primato e per la marcia ascensionale continua
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