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FRA I LIBRI

possibile in ognuna di queste tavole, che procedono dalle definizioni

alle partizioni via via più minute, presentando allo studioso l'intera

materia per mezzo di richiami avanti ed indietro, con lo scopo sempre

presente d'aiutarlo a comprendere ».

Ma l'opera è utile anche a chi ha bisogno d'aver presente la ma­

teria già imparata, perchè le numerose leggi uscite in questi ultimi

anni fecero invecchiar ad un tratto molti manuali e sentir vivo il

bisogno di nuove coordinazioni, impossibili con semplici aggiunte

e note allo svolgimento di prima. Una rifusione della materia civi­

listica era dunque necessaria, e l'A. ce la fa conoscere così com'egli

l'insegna in un Istituto Superiore di Torino. Dalla comproprietà di

case divise per piani alle nuove norme sulla cambiale e l'assegno

bancario, dall'iscrizione del trasferimento delle automobili al man­

dato a comperare, dalla doppia trascrizione delle successioni testa­

mentarie alla locazione di cose, dal contratto di lavoro alla celebra­

zione del matrimonio, dagli orfani di guerra alle restrizioni sulla

successione legittima, le tavole porgono al pratico i mezzi per racca­

pezzarsi rapidamente nell'applicazione della legge.

Frane—co Fa rri:

Favola bella.

Romanzo. Società Editrice Interna­

zionale, Torino, 1934, pag. 234. L. 6.

È un bel libro che piacerà immensamente ai bimbi, per i quali è

stato appositamente scritto, e che narra una favola assai bella sia

per le meravigliose e fantastiche avventure che contiene, sia per le

conclusioni ideali cui giunge.

Non meno piacevole ne è la lettura per gli adulti, a cui richiama

dolci lontani ricordi, resi più graditi per la freschezza dello stile

e per l'armonia dei ben costrutti racconti.

Il

segreto di così completo successo ci è confidato involontaria­

mente dall'A. stesso.

Il Ferri ha dedicato la sua « amorosa fantasia ». come egli stesso

la chiama, alle sue due bambine. È dunque con l'amore di padre

unito al suo vivo intelletto d'artista che ha scritto questa Favola bella

la quale in tal modo giunge più diretta e comprensiva alle giovani

menti.

Il libro è graziosamente illustrato da Gustavino.

C. Bardi! a A . Mancotti: In scena. Bambini! G. B. Paravia & C..

Torino. 1934. L. 2,70.

Sono tre scene graziose, piene di brio, divertenti ed istruttive,

per i nostri bimbi. La prosa è opportunamente intercalata alla poesia,

e questa ha vari metri, adatti ai personaggi ed all'argomento.

La prima: La scarpetta vuota, è la glorificazione della Befana

fascista, la quale sostituisce la vecchia poetica leggenda della Befana

che riempie di doni le scarpine dei bimbi buoni. La realtà non è

meno poetica della fantasia. La giovane Befana stringe tutti i bimbi

d'Italia in un amplesso di amore e di solidarietà umana. La seconda:

La Radio fra le Stelle, è un'esaltazione del genio nostro Marconi, che

colla radiotelegrafia ha annullato le distanze ed avvicinato i! cielo

alla terra. L'ultima scena ha per titolo: Tornata è Primavera, ed è

tutta un canto di gioia, di esultanza e di amore, che gli uccelli e i

fiori, gli uomini e le cose intonano festanti.

■erta a Tasterò: Manuale di Stona della Pedagogia.G. 8. Paravia &C.

L. 16. .

A breve distanza dalla Storio della Filosofia degli stessi Autori,

viene pubblicato il presente manuale, redatto colla medesima serietà

di propositi e colla medesima profonda conoscenza degli scrittori e

dei sistemi presi a trattare.

Entrambe le opere si completano e si integrano a vicenda, poiché

giustamente gli Autori rilevano la dipendenza delle diverse correnti

pedagogiche dei sistemi filosofici.

Questo volume i dedicato agli insegnanti di pedagogia, chiamati

al nobile ed arduo compito di educare la gioventù, al lume della

fede cristiana. Esso i però utilissimo a qualunque persona che voglia

farsi una cultura in materia, perchè vi trova l'esposizione chiara

ed esauriente del pensiero pedagogico e delle istituzioni scolastiche

dall'antichità precristiana ai giorni nostri, Ano alla riforma scolastica

dei Governo Nazionale Fascista.

Storia della Grande Guerre Italiana. Editore Corbaccio, Milano.

La serie dei volumi che costituiscono la storia della nostra guerra

è quasi al termine. Iniziata un anno fa, con un programma ben defi­

nito. ha infatti raggiunto il

13°

volume: non mancano quindi che:

Gorizia 1916 e La Guerra nell'aria.

L'editore ha mantenuta la promessa: egli ci ha dato splendidi

studi, precisi e documentati per quanto era possibile, in edizioni

eleganti ed accurate che han riportato lodi e consensi unanimi.

Gli ultimi volumi pubblicati sono:

Capitano dott. Bai-Macario: Le «Strofe Expedition ». l'offensiva au­

striaca nel Trentino, finita miseramente, mercè la resistenza

eroica dimostrata dalle nostre truppe sugli Altipiani di Asiago;

Generale C. Rocca: Vittorio Veneto, la cui vittoria determinò il crollo

deli'Impero Austro-Ungarico, e divenne causa di una vittoria

ancor più grande, cioè il rinnovamento spirituale e materiale

dell’Italia, per mezzo del Fascismo;

Capitano dott. R. Panchetti: Isonzo 1917 in cui rifulge il valore ita­

liano alla Bainsizza. sul Monte Kuk, sul Vodice e sul Monte Santo;

Generale A. Cabiati: La battaglia dell'ottobre 1917, che ci portò al

ripiegamento sul Piave.

L’A. appoggiandosi a fonti nostre e nemiche descrive la

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battaglia dell‘Isonzo, e riporta i giudizi di autorevoli capi tedeschi

ed austriaci sulla strenua epica difesa dei nostri soldati;

Colonnello E. Varanini: Le armi e i combattenti, che descrive le tras­

formazioni e le specialità di ogni arma e ricorda le figure più

salienti di capi e quelle dei nostri martiri.

Particolare importanza assume l’opera di:

Aldo Valori: sulla Condona politica della Guerra.

Con gli elementi che ci sono oggi concessi, l’A. ha fatto il meglio

che si potesse fare. È stato sincero e preciso e non ha risparmiato

le critiche ove fosse necessario, nè ha lesinato gli elogi quando erano

meritati. Il Valori premette una utilissima sintesi della politica di

anteguerra, che serve ad orientare il lettore. Il Ministro di San

Giuliano è qui difeso e rivalutato e la sua morte considerata come

una iattura per la Nazione.

Assai interessante l’esame della situazione creatasi in seguito

alle manovre nemiche per una pace separata. Il Valori insomma d

ha dato un'opera chiara, ordinata, armonica, meritevole di ogni lode.

Eugenio Faber: Gli anni perduti. Romanzo di Jakofe Waaaermene.

Milano. Edizioni Corbaccio « I corvi ». L. S.

L'architetto Eugenio Faber, fatto prigioniero di guerra, riesce

ad evadere e dopo un'assenza di alcuni anni ritorna in patria.

A casa sua ha la moglie ed un figlio ed il rivederli dovrebbe costi­

tuire per lui una gioia vivissima. Ma non è cosi: egli è disorientato,

non prova più nulla di quell’affetto che gli addolciva i giorni prima

della partenza. L'apatia e l'indifferenza si sono impossessate di lui

ed il genere umano gli è diventato nemico.

Durante la sua lontananza la consorte è rimasta un'estranea per

lui; attraverso le sue lettere egli aveva compreso che essa si era

staccata completamente dalla famiglia. Un'attività, che per altro non

era riuscito ad individuare, l'assorbiva intieramente con l’anima •

col corpo tanto che essaaveva dovuto torsi sostituire nei suoi doveri

di madre da un'altra persona.

Quindi il reduce quando si decide a riprendere la vita di famigli*

si tryva di fronte due donne che agiscono in due campi ben diverti:

la moglie, Martina, che continua ad essere occupato come pel pe­

sato nell’impiego che ormai egli sa quale sia (essa è segretari»

é

una « casa dei fanciulli » la cui presidente è una principessa filantro­

pica)."e la vice-madre, Fides, che compendia tutte le buone deli

del dolce angelo della famiglia.

L'uomo senza che se ne accorga si sente trasportato ad amai*

colei che si dimostra cori buona compagna per lui e che comprar**

quanto egli abbia bisogno di tenerezza per potersi nconòItera

mondo.

Martine ha compreso e ritrovando se stesa vorrebbe questa

sacrificare il suo amorechecori improvviso hasentito rinascere in

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