PITTORI E SCULTORI ALL'ESPOSIZIONE DI BELLE ARTI AL VALENTINO
L ’abisso che divideva le due scuole: ottocento e
novecento, è stato dunque colmato da reciproche
concessioni, ma è rimasta, senza di che non è conce-
(Scultore Baglioni)
S. A. IL il Conto di Torino
pibile l’avvenire dell’arte, la differenza nel campo più
alto, in quello delle concezioni e delle espressioni che
costituiscono la personalità dei sin
goli artisti.
Una delle novità che maggior
mente ha trovato il consenso degli
intenditori e amatori d’arte è il ri
torno dei pittori alla composizione:
ciò che vuol dire il ritorno al quadro
inteso come lo intendevano i grandi
Maestri del passato. La composizione,
che tanto studio richiede perchè am
biente e figure armonizzino fra loro
e rispondano al tema prefissosi dal
l'artista, è tornata in onore in questa
Mostra. L’opera più classicamente
completa in questo campo è stata
giudicata
Estate,
una tela di grandi
dimensioni di Cesare Maggi. Vi cam
peggiano tre nudi dalle carni palpi
tanti di vita, tre donne che si
inquadrano armoniosamente in un
suggestivo paesaggio fluviale.
A
questa pittura di grande nobiltà di
concezione e di esecuzione è stato
aggiudicato il premio degli artisti.
Un soggetto consimile ha trattato
con molta bravura Gregorio Calvi.
Dal suo gruppo di bagnanti sul
Po
promana infatti un senso di
grande
poesia. Vittorio Bertolini ha
anche
esso un saggio di
buona composi
zione:
Ritorno dalla coccia, ed altri
pregevoli studi
di ambientazione di
figure
sono quelli
di
Dino Bansi.
Domenico Maria Durante e Padre
Angelico Pistarino. A questa serie si (G#
aggiungono due tele del compianto pittore Luigi
Morgari.
Con particolar senso di commossa reverenza ed
ammirazione i visitatori hanno pure ammirato alcune
opere del pittore Gigi Chessa la cui recente scom
parsa ha sollevato un'onda di sentito compianto nel
mondo artistico. La commissione ordinatrice della
Mostra ha dato un posto d’onore alle opere del
l’estinto fra cui sono due tele della sua prima maniera,
che sono un saggio delle solide doti costruttive del
giovanissimo artista, del sentimento di poesia che
10 animava, doti che rifulsero ancor sempre nelle
sue ultime espressioni d’arte.
Anche il sedatore Giacomo Grosso ha dato un
valido contributo a valorizzare questa esposizione
con un nudo di particolare perfezione, un ritratto
di mirabile fattura ed uno studio di natura morta.
1 vecchio maestro costituisce ancor sempre, anche
per i giovani, una pietra di paragone, un’unità di
misura alla quale è difficile sfuggire.
In questa Mostra abbondano i pae.
.enchè
se ne trovino nelle diverse sale di artisti di tutta
Italia, predomina però il carattere della paesistica
piemontese di cui furono magnifici esponenti, fra
gli altri, il Fontanesi, il Delleani, il Quadrone, il
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