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DUE SECOLI DI VITA DEL R. EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA
stico 1931-32, un'altra Sezione
(denominata prima C
e poi D) dell'/st/tuto Magistrale Inferiore presso
la Sede
Centrale,
il R. Educatorio cercava di venire incontro
alla deficenza di posti manifestatasi presso le Scuole
Regie della città. Per facilitare l'iscrizione alle fan
ciulle meno abbienti, ma dotate di attitudini agli
studi, l'Amministrazione concesse, con generosa
larghezza, molte esenzioni dalla retta di Educatorio.
Il favore dimostrato dalla cittadinanza alle nostre
Scuole ebbe alto riconoscimento da parte della
Famiglia Regnante con l'intitolazione delle nostre
Scuole Medie all’Augusto Nome di
S.
A. R. MariaJosè,
Principessa di Piemonte,
benevolmente accordata con
lettera dell’11 novembre I93I-X e confermata con
il successivo R. D. del 19 luglio 1932 (Bollettino n. 31
pag. 1440). S. A. R. si degnava ancora di onorare il
Regio Educatorio con la visita avvenuta il 17 no
vembre 1933.
La nuova grandiosa sede
Per il continuo e rapido sviluppo del R. Educa
torio e delle scuole annesse, il bel palazzo di via
XX Settembre (già Contrada della Provvidenza) si
dimostrava sempre più inadatto a ospitare tutte le
istituzioni educative e scolastiche dipendenti dal-
l'Opera della Provvidenza.
Ne era allora Presidente il Cav. di Gr. Croce
Prof. Giuseppe Broglia, e, in un primo tempo, si
pensò di costruire un nuovo e più ampio edificio in
un lotto di terreno dell'isolato dell'ex-Arsenale, e
cioè in una località centrale e non troppo distante
dall'antica sede, che doveva essere abbattuta per far
posto al nuovo grandioso palazzo della Cassa di
Risparmio, allora presieduta da S. E. il Quadrumviro
Conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon.
La R. Prefettura, allo scopo di affrettare le pra
tiche relative alla vendita dell'antica sede e alla costru
zione della nuova, ritenne opportuno affidare l'am
ministrazione dell'Opera a Commissari prefettizi.
II primo fu il viceprefetto Cav. Dott. Marchese
Francesco di Suni, il secondo il Ten. Gen. Commen
datore Pietro Casaretto, il terzo il Comm. Avv. Mas
simo Weigmann, che dedicò l’intelligente sua atti
vità all'Opera della Provvidenza negli anni difficili e
travagliati del passaggio del R. Educatorio dall'antica
alla nuova sede.
Il Commissario Ten. Gen. Casaretto, il 9 marzo
1929, deliberava di vendere il palazzo di via XX Set
tembre alla Cassa di Risparmio, il cui presidente,
S. E. il Conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon,
ne deliberava, con atto del 17 aprile 1929, l'acquisto
per la somma di lire 6.625.000. Il 9 ottobre dello
stesso anno il Commissario del R. Educatorio della
Provvidenza acquistava dal Municipio di Torino, a
capo del quale vi era il Podestà Conte Dott. Paolo
Thaon di Revel. un appezzamento di terreno di metri
quadrati 3970.55 nella ex Piazza d’Armi, per la somma
complessiva di L. 1.270.576 (lire 328 il mq.).
Bella, ridente, signorile era la località; ma non
mancarono le critiche sulla sua scelta, come sede
del nuovo Educatorio della Provvidenza. La si disse
troppo eccentrica, e fu anche chi pronosticò che le
scuole annesse sarebbero state frequentate da poche
alunne. I pessimisti ebbero torto: il Convitto e le
Scuole, dopo un breve periodo di crisi, tornarono
a fiorire, e i viali, prima deserti, della ex Piazza
d’Armi, sono oggi animati da allegre e composte
brigate di fanciulle che si recano alla scuola. Le fa
miglie che abitano nei dintorni sono felicissime di
avere, a poca distanza, corsi completi d'istruzione
per le loro figliole, dall'asilo infantile agli ultimi
corsi dell'istituto Magistrale e del Liceo.
Il progetto per il nuovo edificio del R. Educa
torio della Provvidenza si deve all'architetto, Gr.
Uff. Giuseppe Momo, ben noto per i grandi lavori,
ispirati ad alto senso d'arte, che a lui si devono a
Torino e a Roma. La Commissione Tecnica (Ing. Momo,
Ing. Conte Luda di Cortemiglia, Ing. Conte G. Sal-
vadori di V/iesenhoff, Ing. Conte Alessandro Orsi,
Ing. G. Bairati, e Avv. G. B. Cagno, legale dell'Opera)
nominata per l'esame delle offerte di appalto, pro
pose che i lavori fossero affidati all'impresa Ing. Luigi
Raineri per la somma globale di lire 3.322.000. Il
Commissario Casaretto accolse tale proposta, e ne
diede comunicazione all’impresa suddetta (4 set
tembre 1929), imponendo l’obbligo della consegna
del fabbricato, completamente ultimato ed abitabile,
per il giorno 1° settembre 1930. In realtà il fabbri
cato fu licenziato all’abitazione con permesso muni
cipale del 3 luglio 1931. Questo ritardo nella consegna
non reca meraviglia se si pensa alla mole dell'edi
ficio: mq. coperti dal fabbricato 2.458,60; me. di
costruzione 40.060; superficie totale dei solai metri
quadrati 10.000 circa, di cui 5.400 occupati dal Con
vitto, e 3.600 dalle scuole.
Avendo il Gen. Casaretto, per ragioni di salute,
lasciato l’amministrazione straordinaria dell’Opera
della Provvidenza questa fu affidata, con Decreto
Prefettizio del 18 gennaio 1930, al comm. avv. Mas
simo Weigmann, il quale seppe risolvere, rapida
mente. come volevano le circostanze, problemi gra
vissimi e di grande interesse per il R. Educatorio e,
in generale, per il patrimonio della R. Opera, che fu
saldamente sistemato al fine di aumentare quelle
opere di beneficenza, che ne costituiscono lo scopo
fondamentale. Così il Weigmann potè mettere a
disposizione del C^po del Governo un posto gratuito
per alunna interna a favore di un’orfana del terre
moto del Volture (28 settembre 1930) e fondare la
borsa di studio «Emanuele Filiberto Duca d’Aosta»
a favore di un^Orfana di Guerra (28 dicembre 1931),
Il 28 ottobre 1930, da S. E. il valoroso Quadrum
viro Italo Balbo veniva solennemente inaugurata la
nuova grandiosa sede, la cui costruzione e arreda
mento aveva richiesto una spesa complessiva di
circa 5 milioni di lire.
Il R. Educatorio, affidato alle cure materne e
intelligenti della Direttrice Prof. Dott. Anna Fa-
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