I DUE SECOLI DI VITA DEL R. EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA
Nuova Sede:
cato Giovanni Battista Oytana (1870-83), cui suc
cessero il comm. Nicomede Bianchi (1883-1885), il
conte avv. Emilio Viani d’Orano (1885-1887), il sena
tore ing. Luigi Ranco (1887), il conte sen. Guido
di San Martino di Valperga (1887-1896), e finalmente
il compianto senatore avv. Michele Bertetti, che per
ben 31 anni resse le sorti dell’Opera della Provvidenza
(1896-1927).
Il 22 marzo 1833 la Direzione dell’Opera aveva
presentato un ricorso a S. M. il Re Carlo Alberto
per ottenere l’apertura di una lotteria, che veniva
concessa con R. Viglietto in data 22 giugno 1833
« onde impiegare il beneficio a sollievo delle angustie
in cui quello stabilimento ritrovasi ». Anche la Au
guste Regine e Principesse Reali continuarono ad
onorare della loro speciale benevolenza la Regia
Opera, che conserva grati ricordi della Regina Maria
Teresa, di Maria Adelaide, di Margherita di Savoia,
e della beneamata nostra Sovrana S. M. la Regina
Elena.
La beneficenza privata non trascurò il nostro
Istituto, e nel secolo XIX si devono ricordare le
donazioni di S. E. il conte Cordero di Roburent,
delle damigelle Anna Teresa Castelli e Giuseppa
Bottalino, del teol. Agostino Rossi, del cav. Gio
vanni Priotti, del comm. G. B. Oytana. della signora
Elisabetta Cerale, del dott. Luigi Petazzi e di altri
benefattori.
Cosi, grazie alia benevolenza della Casa Reale,
al frutto di pubbliche lotterie e di una cospicua vin
cita nelle estrazioni a sorte del Debito Pubblico, a
donazioni e lasciti di benefattori, l’Opera della Prov
videnza poteva aumentare e consolidare il suo patri
monio, i cui frutti sono tutti destinati a opere di
beneficenza. Nel 1855 veniva acquistata in Abbadia
Alpina una comoda villa con parco, ove ogni anno
le alunne trascorrevano un mese di vacanza. Pur
troppo nel dopoguerra questa villa è stata venduta.
Intanto l’amministrazione presieduta dal bene
merito comm.
G.
B. Oytana, nell’intendimento di
dare al Pio Istituto un indirizzo migliore e più ri
spondente al moderno progresso, addiveniva alla
modificazione dello Statuto Organico, e, formato un
nuovo progetto, ne proponeva l’approvazione alla
suprema Autorità, che la concedette con Decreto
di S. M. Vittorio Emanuele II il 29 agosto 1875.
Il Convitto e le Scuole della Provvidenza progre
divano sempre di più non solo nel numero delle
alunne, ma anche nella stima della cittadinanza. Le
convittrici negli ultimi decenni del secolo scorso e
nei primi di questo si mantennero sulla media di 85;
le alunne delle scuole elementari, complementari e
normali superarono spesso il numero di seicento.
Lo M io lc MT
•
•
Come abbiamo visto, la R. Opera della Provvi
denza. per oltre un secolo e mezzo, svolse la sua
opera di beneficenza con il suo R. Educatorio, che
dapprima fu una specie di laboratorio-scuola, e
poi
un istituto di educazione femminile, nel quale l'istru