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I DUE SECOLI DI VITA DEL R. EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA

Antica Sede (Via XX Settembre 25): htgraM

la saggia sistemazione dell’Opera, ma anche con la

scelta delle persone destinate a dirigerla e ammini­

strarla. Due ci sono già note: il conte Renato di

Borgaro e il sig. Borbonese. Ottima fu pure la scelta

dei due amministratori ecclesiastici: il priore Don

Mauro Bernardino Morutto, come rettore del Regio

Albergo di Virtù, aveva una lunga pratica nell'ammi­

nistrazione e nella direzione di un’opera pia, molto

simile a quella della Casa della Provvidenza; l'abate

Francesco Gaetano Saluzzo Miolans Spinola di Ga-

ressio. ancora in giovane età, doveva poi, per le sue

specchiate virtù, divenire Mastro di Cerimonie, e

Primo Limosiniere della Casa Reale. A coadiuvare

la Contessa Angelica Ponte di Casalgrasso fu poi

nominata la signora Maria Maddalena Rolando, già

benefattrice dell'opera, con lo speciale incarico di

direttrice dei lavori.

La prima congregazione dei quattro Direttori ebbe

luogo nella casa del conte di Borgaro, protettore,

il 7 luglio 1735. I direttori si ripartirono i compiti:

il sig. Borbonese si assunse l'accettazione delle alunne,

e l'amministrazione, il sig. Piovano la segreteria,

l'abate di Garessio l'economato, il priore Morutto

la tesoreria, e diede principio «

al suo

Libro

di Ma­

neggio » il

25

agosto

1735. É

degno di nota

il fatto

che anche oggi il Consiglio d'Amministrazione è com­

posto di 5 persone, e che perdura la bella abitudine

della ripartizione degli incarichi, e quindi delle re­

sponsabilità, fra i vari membri del Consiglio. Sul

finire del 1735 moriva il sig. Borbonese, ch'era,

come abbiamo visto, il braccio destro del conte

Birago nel perìodo difficilissimo, seguito alla partenza

della fondatrice Marchesa De La Pierre.

In sua vece fu, con R. Viglietto del 13gennaio 1738,

nominato direttore dell'Opera il cav. Ignazio Antonio

Della Villa, gentiluomo di camera di S. A. R. la Prin­

cipessa di Carignano, al quale si deve la fondazione

del

Deposito della Provvidenza o Piccola Provvidenza,

in cui erano accolte le fanciulle che non trovavano

posto nella Casa delle Figlie della Provvidenza o non

avevano tutti i requisiti voluti dal regolamentò per

esservi ricoverate. La nuova istituzione sorse nella

stessa Contrada dei Coriari (ora via Lagrange) nella

casa dell'avvocato Morelli, attigua alla casa Anto-

nielli, ove era la Casa delle Figlie della Provvidenza.

Protetta dal Re e tenuta in sempre maggiore

considerazione dalla cittadinanza, ('Opera della Prov­

videnzarapidamenteprogrediva. Nel 1736si cominciò

ad accettare educande «in qualità di pensionvie a

lire 100di pensione caritativa»; si nominò nell'anno