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I. Picchiane

ia

k n * M

eoa

untiti

di Limata*

(bearne di

Sa**)

2. Itn u W 4* Medea* “ IW a w u col Iw ikin*„ (IL Calieri* S*b*ed*. Tarine)

4

n. I al ti. 8. risultano dall*in«l<»vinat«» fra/.io

namento ili una Illuda “ allcria che. adiacentr

ali atila. corre «nH inlero lato orientale ilei

cortile.

I.a Mo»tra del (iotico e l{ina«cimento. a cu

dàntio contributo di prezio»e opere Imiti e |tri

vati di tutta Italia e dell estero. comprendi

ima completa documentazione dell'attiv ita ar

li»lica. artigiana, politica. r«*lijrio-a e civile

dri

I*iottii>

11

1«* durante i -ecidi \ l\ . \ \ e \N I. li

panorama arli-tico-«torico. di-trihuito in Imi

ta«ei ambienti al primo piano del palazzo, per

meli»* per la prima volta di vedere ritm ili,

“ ruppi «ecotido i periodi e le .«mole. opere

pittura. »ciiltura e mollili. S inizia con Ire -al

dedicale a un’eflicace rappresentazione del

vita politico-Miciale in Piemonte fra il Ire

il ( iinipiecenlo. Oltre le vicende dello Slat

Saltando, vi

>0110

prospettate ipielle dcjdi altr

Stati in cui la regione era in quel tempo di

vi«a. Kelti «li epopea "tierriera «‘alternano a

particolari d ie illustrano l'ininterrotto fervore

dei iiumcrn«i centri culturali. Torino. \o-ta

Vercelli. Salu/.zo. ('.lucri. \~ti. ('.asale non ap-

paiono Millanto ambite posizioni d uno «caf

chiere diplomatico e liellieo. ma ri«ultano an

«he ardenti focolari di arie e ili «cienze.

Si rievoca un periodo dei più vitali e fecondi

per l"irre«i«tihile a«ce«a della potenza Sabauda

Xlltori del «ecolo dccimoquarto : il conte A n*

ileo \ « il (>raude ». con la rappezza del

governo e col valore «piegalo in eroiche ira

pre«e. accresce forlemenle il pre-tifiio dell

di itagli a. Ki-plendono ancora I ardire e la f«*

luna delle armi con \meden NI « il (.onU

Verde ». capo d una celebre crociata in Orie*

te. Kd in Piemonte i «noi po««e««i «i estendo»

«einpre più. ( .Iiieri e Mondovi nel 1347. B ie l

nel 137*) «i danno con «pontanea dedizione al

(!a>a di Savoia.

('.avallere»chi alluri eo<:lie \medro \ 11 «i

(lolite Kos«o » in peri}dio«i tornei, e a

prode. Nizza nel 1388 »i -ottomelle volutili

riamente.

1116: \medeo S II cin«e. primo, la coro!

ducale.

l.»."»7: dopo un ventennio e più d in v a ia i

straniera. Kmanuele Filiberto, con la meni

rabile vittoria di San O iiintino. recupera

aviti domimi e re-laura la Monarchia,

fine di quel «ecoln. il fìllio di lui. (.arlo Ktl

miele, gettando sili «"uardi oltre i confini <

Piemonte. per la prima volta vasili»*^iava l!

(alia libera da o<!iii inframmettenza Mranie(

Vivevano intanto nella regione altri due St

indipendenti: il marche»ato di Salttzzo e

Monferrato. Kntramhi. fra l ’ Kvo Medio e I

uizio dell

'K.ra

Minleriia. esercitarono una

ttefìra influenza «ul priore ««o culturale <

Piemonte. Si riaprono, con que*ta parte de

ra«*e*Mta. pagine di Moria malnote o dimeni

cale lai più. I marchesi di Salu/.zo. ch'ebbero a ea-

|m»li,iile Itotiif;icio del \ a«to marchese di Savona,

nip<i > della conle«sa \delaide di Su*a. comincia-

rmi i regnare nel I I 12 con Manfredo I e si estin-

-iT' nel I .>»». I 11imo marchese fu (Gabriele. Il ter-

riloi io del marchese di Saluzzo pa--a -libito alla

trancia. che nel U tili, col trattato di Lione, ne fa

|ini e—ione al Duca darlo Kmanuele 1 in cambio di

lerre della Savoia.

I*iti luiifia di due «ecidi Iti l e-i-lenza dello Stato

Moiilerrino. I re successive dina-lie: i marchesi Ale-

ramici, i marche-i l'alcolobo e i durili di (ronzala.

\lt•ramo e i -noi discendenti tennero lo scettro dal -

l'anno (Xt7 al I. 't ( K - l i n l a la loro linea maschile.

\i -ubeiitraroiio i Palcolo^o dal 130.» al l.»33. Morto

<

>i.in

(>iorio l’alenitico senza eredi maschi. il Moli-

ferralo pacava dal l.”>.'Ui. per sentenza dell'lmpe-

ralore darlo \ . ai duchi di (fonza^a-Mantova. Nel

ITI*!! viene a--e»nalo a Vittorio Amedeo II e l'at-

triliu/ione alla C.a>a di Savoia si conferma nel

17I 5-I I coi trattali di I Ireelit e Kasladt. La rievo-

ca/iotte delle due tramontate signorie è re.-a «pii

con eloipieitle chiarezza mediante pitture alle<:ori-

clie. vetri istoriati, tracciati topografici. diciture,

-lemmi e cimeli diversi.

I.e due «ale che «e^uoiio trattano la parte archi-

tettonica. con la riproduzione dei ^randio«i edifici

tee acato XV • -V W -

la a'to: Gian Martine S*aa<etti - Battemmo 41 Ga*à _ (Oaeme di Tarine),

ution* _ a “ Starle di CI*» * dee taveta del