Table of Contents Table of Contents
Previous Page  565 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 565 / 1981 Next Page
Page Background

U na in q u a d ra tu ra dal palcoacanico d u ra n te I' “ O ta llo

camcnto roti s-df in Milano. attraverso il quali* «i stipu-

lano i contratti, li- cosi«l«*tte scritture. il#*ll«* prime parti

-penalmente Ira pr«»fe—ioni-ti «1*1canto c degli strumenti.

Attraverso l'opera ilei sindacati locali 'i scritturano

inoltre le niii»e corali orchestrali e tutto il perdonale ili

palcoM'enico o ili -ervizio generale. Per intendere quali

•lillicoltà incontri chi «leve impegnare degli artisti di

valore e di corrispondente fama «lei Teatro lirico in ispecie.

ba-ta coii'iilerare che per le stagioni «l'opera del carne­

vale venturo, gli impegni occorre clu* siano liriuati pos-

«ibilmentc fin d'ora entro il corrente mese di maggio.

Putte le organizzazioni del Teatro l’anno poi «apo all'or­

fano -fatale supremo «'In- «• la (iorporazitme «lello Spetta­

colo.

Affinché la Magione «lei Teatro \ il torio, organiz-

/.ala per la prima volta dalla Società Lirica Torinese,

potesse beneficiare dell'ausilio linanziario. oltre che mo­

rale «Ifll autorità municipale torinese. »i volle che es«a

avesse le cure, «pia-i come garanzia «li un sicuro apporto

di provata e-inrienza e competenza in materia, «lei nomi­

nato M° Mi-iridi. ormai noto, in Italia ed all'estero

|*er le lielle prove già -operate con su«w»«i nell agone,

chiamiamolo così per ragioni «li chiarezza espressiva,

del teatro liri«*o «li liergamo; a sua volta la Sicictà

Lirica Torinese poi«'h«‘ doveva trovarsi nella condizione

•li amministrare anche danaro pubblico in «lipemlenza

del concesso sussidio municipale volle che del collegio dei

'inaiaci facesse parte anche un funzi«»nari«> di ragioneria

del Municipio ai lini «lei c«mtrollo «lell'esito della stagione

e rendiconto drl du::::r<» pubblico impiegato. I)un«|ue. il

maestro Missiroli venne a Torino «• si mise aU‘o|M'ra per

l‘organizzazi«ine «Iella stagione al \ ittorio. ormai già pas­

sata a quest'ora nel mondo «lei simpatici ri«'or«li cittadini.

Opera d'apertura la Bohème. Rodolfo avrebbe do­

vuto trovar»' incarnazione nel celebre ten«»re Lugo.

Ma il tenore Lug«i che aveva cantat«> i Pescatori

di iterle «li Bizct alla Scula «li Milano. ca«l«le amma­

lato e «lovette essere sostituito all'ultimo momento

c«»l tenore Minghetti. che in ep«»ca precedente aveva

fatto buona conoscenza c«d nostro pubblico al Regio.

proprio nella stessa Bohème. Ma gli anni passano per

tutti «• specialmente per gli artisti di canto; se è ver«» che

cambiti il maestro di capftella. ma la musica è pur sempre

quella, è più che mai vero, chi* la musica pur restando

sempre «piella. a maggior ragi«me e più che i maestri di

cap|»ella. cambiano e si debbono cambiare anelli* i tenori!

F. presto detto, ma in certe situazioni, non è punto presto

fatt«i invece!

L'edizione «li Bohème presentata al \ ittorio. aveva

tuttavia l'apporto «Ielle belle voci «Iella Pampanini. Mimi.

«Iella l’erris. Musetta «•degli altri cantanti che sostennero le

prime partied anche tutte le altre, cori compresi. Se Mim)

non era proprio in perfetti» viso d'ammalata, nelle «Im­

prime rappresentazioni, certo che l'opera pucciniana.

tanto cara alle masse facilmente orecchianti, ebbe una

non trascurata anzi apprezzabile esecuzione in tutte le

recite. se n«>n si tien conto degli scusabili nei della

prima. Ma venne poi la ff aliciria. di Riccardo Wagner.

c«»n lo stesso complesso che l'aveva rappresentata poco

tempo prima al Teatro R«‘ale «lelI'Opera «li R«»ma. Ot