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Schizzo schematico dal nucleomedioevale di Caramagna

■ •Caaa dalla Beata Catarina. -2. “ Palazzo dal Configlio,, ora Mde dal Fatelo localo. •3. “ Cut Cotica,, ora (odo dal Dopolavoro.

4.

“ Antica Abazia» ora Parrocchia. -S. "Antico cimitero„ ora cortile alborato

licry, certo le origini ilei paese Mino molto antiche:

nel 1028 ne è data metà in feudo al Monastero di

San Benedetto da Olderico Manfredi e Berta sua

consorte, l'altra metà passò ai loro discendenti e

quindi a varie famiglie, fra le quali i Marchesi di

Saluzzo, per finire da ultimo ili feudo ai Sau M ar­

tino d'Agliè, Marchesi di San Germano e di Ga-

ressio.

Dell antica Abazia restano l'abside ed il campauile

die si possono \edere dal vecchio cimitero, ora cor­

tile alberato della chiesa parrocchiale e sul quale

prospetta pure la massa imponeiite dell'edificio co­

struito nel secolo xvm per gli abati.

Il nucleo medioevale di Carauiagna non sorge su di

un piano di forma particolare, esso è costituito es­

senzialmente da due strade che si incrociano ad an­

golo retto, una, l'attuale via Luigi Ornato, che con­

duce alla chiesa e si trova sulla direttrice Racconigi-

Sonimariva, l'altra, via della Beata Caterina, che è

sulla direttrice Marene-Cannagnola. 11 paese era

diviso in sette cantoni che portavano ciascuno il

nome di un santo al quale era dedicata una cap­

pella votiva, e cioè S. Sebastiano, S. Rocco, S. B ia ­

gio, S. Lorenzo, S. Martino, della Madonna e della

Confraternita della V illa.

Quest'ultimo cantone conteneva il castello di cui al

principio del secolo scorso esistevano ancora alcuni

bastioni. La strada principale, via Luigi Ornato, è

a portici, larga circa 5 metri, fiancheggiata da edi­

fici di due o tre piani fuori terra; i portici, con

archi a sesto acuto girati su pilastri a leggera scar­

pata, sono larghi da metri 1.80 a

2 ,1 0

e la loro al­

tezza massima è di 3 metri. Kssi sono in parte sof­

fittati in legno ed in alcuni tratti ricoperti da volte

a crociera, molti hanno ancora la pavimentazione

prim itiva in terra battuta o formata da piccoli

ciottoli.

In breve spazio al crocicchio delle due strade (L u ig i

Ornalo e Beata Caterina) sorgono gli edifìci che pre­

sentano maggior interesse artistico:

— la casa quattrocentesca, antica sede del Comune,

con facciata in mattoni, portici ad arcate a sesto

acuto incorniciate da fascie in cotto e superiormente

tre bifore pure in cotto comprese tra due fascie or­

namentali di cui la superiore era quella terminale

dell'edifìcio ora sopraelevato di un piano;

— l'antico palazzo della Credenza, ora sede del F a ­

scio, con due arcate a sesto acuto, che dell'antica

decorazione ha ancora una fascia in cotto sotto le

aperture del primo piano;

— la casa della Beata Caterina de' Matthei, del

1547, così denominata perchè ivi la Beata soggiornò

e morì.

F

r o s s a s c o

.

Sulla strada che da Piossasco conduce a Pinerolo e

a poca distanza da questa città un bivio conduce s

Frossasco posta ai piedi dei prim i rilie vi montuosi.

Nel «D izionario Geografico-Storico degli Stati di

S. M. il R e di Sardegna » compilato dal Casalic,

Frossasco è così descrìtta:

I I