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I D T E U O V I V I C E - P O D E S T À

U S I E C O S T U M I A L L A C O R T E

I H R E C A R L O E M A N U E L E I I I

Il comm. dott. Stafano Sconarella

Ni Ile -|>lrndi<le «alt* ilei Palazzo Carignano ove nac-

<1

ut* Vittorio Emanuele Il il Re (Galantuomo, unii

ii.i filari al >1»ia tuo pollilo amm irare la Mo-tra drl

Itarorro con opere di 'involar»* xalore clorico e«l arti-

«tico. frullo drl geniale la\oro di artefici piemontesi,

sicché la Mostra, che ridir ad alto patrono S. A. II.

il Principe di Piemonte. costituì un prezùisissimo

elemento prr la Moria dell'arte. dando occasione di

confermare coinr la scienza internazhuiale sia stata

per Iiiii^o Irmpo p re—oché digiuna d una precisa

nozione drl « Harorro Picnmnte-e ». Oltreché al Pa-

la/./o ('a lien a n o la Mostra si r»tr«r allo storico ma -

"iiiliro Palazzo Madama r alla >iiixjj:«*~IÌ\a da»a di

daccia di Stiipiniui di proprietà deU'antichissimo rd

ili-igne ordine etpieslre Maiiriziano.

(Jue'ta magnifica esposizione mi ha fatto rixivere

nei tempi iu riti fiorivano non Millanto le arti beile:

lettere, scienze. architettura. -cultura, orifìceria ed

altre, ina allre»ì mi riporlo a qucH'arte particolaris­

sima della guerra eli** crea distruggendo e elle non

potendoci certamente dir bella, specie umanitaria-

mente parlando, luttaxia fu sempre quella che ilerise

drlla sorte «lei popoli e che |iuò venir hen eoiiside-

ral.i un semplice inlerxallo fra due paci. Dal 16(H)

.il 1700 »i po--oiio contare hen quindici guerre ed

itilinit<* battaglie. non sempre vittoriose per il Pie-

monte. tua che però fecero rifulgere la saldezza del

carattere e della tempra di questo popolo e ilei suoi

valorosi e lungimiranti Soxrani e fecero inoltre bril­

lare il Minimo xalore di «jnel principe -aliando che

l'hiamavasi Eugenio di Savoia Soissons. che. hen a

ragione, fu da Napoleone collocato fra i sette più

{ir.mdi capitani dell'umanità.

Il nome di qtie-lo eroe, la cui tipica figura s'erge

m.ie

-io-a >nl -no cavallo nella magnifica Armeria

Viitica e Moderna di S. M. il Re Imperatore iu T o ­

rino e che appare nella -uà piena Iure non solo nella

«toria dell'ex impero Austro-l ngarico ed in quella

•lei Piemonte. ma neU'istoria militare di tutti i po-

poli, mi fece ricordare uno strano busto in cera di

m,a \cecilia Principessa avxolta nel -ilo manto di

ermellino. busto che figurava appunto nella Mostra

d*'1 Barocco e che axexa già attratto la mia attenzione

fin dal 1890 allorché visitai più xolte il ('.astello dei

Duchi di Genoxa iu Vgliè Canaxese, «pianilo ero T e ­

nente dei Carabinieri Reali a Cuorgnè. Allora tale

I

mi

-I

o

-lava in una Imitra galleria adorna di quadri

He!la Famiglia Ducale e che prese il nome appunto

Halla principe—a \nna \ ittoria di Savoia Carignano

Soi-.ons nata nel 168.» dal matrimonio di Urania Hi

H<.invai- con Lodovico Tommaso di Savoia fratello

«• ■ IVùicipr l'ai^ro io e quindi entrambi Sigli «Si Eu-

genio Maurizio e «Iella bellissima Olimpia Mancini,

Nato in Sicilia nel 1880. il cornili, dott. Stefano

Scozzarella si è afTermato. giovane ancora, nella

carriera di funzionario dell'Amministrazione degli

Interni dando per lunghi anni la Mia avveduta opera

anche nella temporanea amministrazione di impor­

tatili domimi e Capitinogli! di Provincia.

Selle anni or miiio. dopo aver retto I amm inistra­

zione -Iraordinaria della città di La Spezia, fu «le-

-linalo a Torino con la carica di vice-Prefelto e con

funzioni ispettive. La -na attività -i è ispirata sem ­

pre alle «evere regole instaurate dal Regime, anche

e -opratiulto nel campo della pubblica amministra­

zione. Per questo egli ha vi-ta apprezzata la sua

esperta, inten-a ed intelligente opera «lai vari P re ­

fetti «-he -i -ono succeduti in «piesii ultimi anni a

capo «Iella no-ira Provincia eil ha meritato ancora

una volta «jnelle lusinghiere segnalazioni che hanno

c<indott«i alla

M’elta

«lei suo mime e «Ielle sue ca­

pacità per la carica di \ iee-Pode-là a fianco di

S. E. Giovara che già lo ebbe a collaboratore e

potè apprezzarne la co-trutirice attività al tempo

delia

sua

jieniianenza a Palazz«i «lei Governo.

Nato a Felino in provincia «li Parma nel I‘>00 i

conte F ran co Ferretti «li dastelferretto appartici)

a famiglia di combattenti che in «igni tempo ha t<

liuto alto il prestigio «Iella razza. Studente all*At«

neo di Parma fu tra i primi iscritti «li quel Fasci

«li (!«iinhattimen!o. Squadri-la entusiasta della vi

gilia ebbe Fornire di essere citato all «iriline d(

giurilo dei Fasci Italiani «li diinihattinient«> per

sanguinosi fatti «li Sant llario il'F n z a nel 1 9 2 1 : f

tra i fondatori del Fascio di Ancona. Dal I92H

componente del d omando Nazionale della II Bri

gala Granatieri e domandante del I Battaglimi

« Piemonte u «li «piesta Associazione d Arma.

AHinizio «lei «oliliitto etiopico fece ripetutameli!

domanda per

essere

arruolato, ma protraenti»

troppo l a tt c * a parti c«une civile per I Kritrea e ctd

ottenne l'arru olam ento volontario pre-Mi il 3

Rd

gimento (Granatieri. Fu. durante la campagna per!

ctinquisla «ielFImperti. encomiato e citato più v«ill

all'ordine «lei giormi dei domandi di Brigala e <

Divisione. R ientrato a Torino fu ch iam aci dal Fi

derale (bazzotti a coprire la carica di Ispettore Feci

ra’le e«i in tale veste «lava attualmente la sua aitivi!

presso la Federazione dei Fasci della nostra cittì

Il conte Franco Ferretti di Castelferretto

nipote del potente «• celebre Ministro di Re Sole, il

d ardinalc Mazzarino.

La principessa aveva nominato suo creile il Duca

d«d dliiable-e. il ipiale. avendo avuto «lai padre in

«bino il dastello di Agliè, già ac«|iiistato dai M ar­

chesi di S. Martino nel 1

aveva fatto colà col-

loeare il busto «Iella zia che tuttora si conserva.

Rictinbi che film da allora mi venne narrata una

vecchia f«da comune a «piasi tutti gli antichi manieri

di tulli i paesi e che accennava alla presunta appa-

rizione del fantasma della principessa, aggirante.'*!

per le sale del dastelhi nelle notti di venerdì.

In una mia pubblicazione

sul

grande dondottiero

Fugenio «li Savoia, edita nel 1933 e drlla «piale si

compiac«|iie tessere un'erudita prefazione l'illu stre

amico barone prof. gr. uff. Alberiti Lumhroso.

esposi «Mime la Principessa, alla unirle «lei Princip.

Fugenio disputasse al Principe Vitt<iri«i Amedeo

di darignanii l'eredità deU'er«iic«i guerriero, inoriti

senza testamento, che ammontava circa a«l 1 .8 0 0 .0 0 0

fuirini e che fu ad essa defìnitiv aniente assegnata.

Malgrado non fosse bella e si trovasse avanti negli

ann i, tuttavia la Principessa v«dle sposare il 1 5 aprile

del 1738 il generale d'artiglieria Federico di Sas­

sonia Hildehurghausen dal «piale «i divise ben t«isl«i.

ritirandosi prima a dhamliéry e poscia a Torino ove

nmri nel 1763. Kssa fu sepolta nella chiesa «li San

Filipp«i e pochi auui or sono la sua salma venne

trasferita a Superga nel Mausole«i Reale.

D«qi«i un hrexe soggiorno nella splendida xilla del

Belvedere presso V ienna, ereditala «lai Principe E u ­

genio. essa converti al più presto in denaro quanto

il P rincipe aveva raccolto per l'a rte e per la storia,

compreso il prezioso medagliere, i cimeli gloriosi

delle sue guerre, i ritratti avuti d a ll'imp eratore. le

statue, i «piadri e perfino «pielli rappresentanti le

sue battaglie e che furono poi acquistati dal Duca

di Wvrtemherg. Per tale suo comportamento essa

vide perfìim un giorno affisse sulla p«irta del suo

palazzo di via Maria Vittoria n. 10. ove abitava in

T orin o, delle poesie satiriche. Il Belvedere e la B i ­

blioteca vennero ac«|uistate poi daU'Imperatore e fu

quivi che ncU'autunno del 1933 venne aperta una

esposizione rievocante <« I ricordi più significativi

«Ielle sue campagne e delle sue gbirie »

(Conversa­

zioni di bibliotw'a

di

B

ianca

M

agnino

.

« Il S«>lco».

R oma, 1934).

Da un libro francese moliti interessante e tanto raro

che pu«'> ben dirsi introvabile e dal quale il Conte

Federico Ricardi di Netro, cerim«iniere di

S.

M. il

Re Inqieratore. trasse pregevolissimi appunti che

griiii!metile mi fax uri e scritto dalla Contessa An­

gelica Lodron Kottulinski di Kottului e Krismoxvski

4

S