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meni fotoelettrici dei raggi X e degli spettri corpusco­

lari dei corpi semplici ecc. E così per anni. Il suo

metodo, che fu poi anche quelli» di Luigi, era di con­

ciliare ad ogni costo le teorie contrarie, applicando

alla scienza dati dcU’intuizionc c ddl'immaginazione.

I

suoi studi vertono intorno ai centri di ionizza­

zioni. dei gas, agli effetti dell’elettricità sui gas, ai gas

conduttori, alla struttura della materia. Analizzò per

primo gli atomi e gli elettroni. Aprì molte porte agli

scienziati e anche favorì alcuni progressi industriali : a

lui si deve tra l’altro l’invenzione della saldatura auto­

gena elettrica c ossiacetilenica.

Aprì la strada anche al fratello Luigi, di parecchi

anni più giovane e permise così la grande scoperta

di lui, la «meccanica ondulatoria » che è essenziale alla

tisica nucleare; cd applicò alla materia le leggi di dif­

fusione della luce e del suono, riuscendo ad individuare

le relazioni tra le onde e 1 corpi, e cioè la meccanica

che li collega, gettando un ponte arditissimo tra le

teorie di Newton e di Galileo e quelle della scienza

moderna. Applicò la sua teoria all'atomo e alla ma­

teria, riserva di energia congelata (la parola è sua) sotto

forma di massa, e alla sua disgregazione per mezzo

dell’influsso elettrico. Ambedue 1 Broglia sono nel

campo scientifico precursori e realizzatori insigni ed

ebbero il sentimento della relatività della scienza, che

cioè nessuna scoperta è definitiva e che in pochi anni

Louis de Broglia

il campo scientifico potrebbe essere nuovamente tras­

formato. Nel regno della fisica sperimentale, e parti­

colarmente nucleare, 11011 è possibile non nominare 1

Broglia ad ogiù momento.

Mentre Maurizio è uomo di mondo. Luigi vive

appartato, intento allo studio e all’insegnamento, vero

eremita della scienza, nel suo villino di Neuilly. Un

giorno gli domandai se non credesse che la fisica, in

cerca degli ultimi segreti della natura, dovesse o potesse

pur tendere a scoprire i segreti dcll’oltrenatura, e seb­

bene conscio dell’opposto pensiero di molti scienziati

i quali di solito hanno poca simpatia per 1 filosofi,

anche in questo precursore, egli mi rispose afferma­

tivamente...

La contessa di Pangc presa da intensa commozione

spiegò nella conferenza al pubblico torinese come nac­

quero le invenzioni dei fratelli, torse ricordando che

Torino e il Piemonte erano pure stati culla di altri

grandi inventori quali Lagrange, Avogadro, Plana,

Beccaria, Galileo Ferraris... Alla conferenza assisteva

una delegazione del municipio di Chieri che ella ac­

colse con riconoscenza. Era stata accompagnata nel

viaggio dal consorte Conte Jean de l'ange, studioso

profondissimo di problemi storici, sociali e politici,

europeista convinto, il quale pure tenne una confe­

renza su Giovanna d’ Arco nella sala Patetta a Palazzo

Carignano per l’ Associazione Laureati e commentò una

tesi molto audace per un Francese: la Lorena in quel

tempo non era parte del regno di Francia e le gesta

della vergine guerriera avevano un valore nettamente

continentale, cioè europeo, erano soprattutto un’af-

termazione della preminenza delie necessità spirituali

su quelle temporali in ima crisi della civiltà pari a

quella attuale, e mentre il « re cristianissimo » era in­

nanzi tutto un personaggio religioso.

Gli studi del Pange, discendente da quel Francesco

di Pange il cui carteggio col Goethe rivela alcuni lati

importanti del grande piH*ta tedesco, apparentato a

molte famiglie italiane come 1 Visconti di Modrone.

hanno come perno l’europeismo c mirano ad un cor­

diale riavvicinamcnto franco-tedesco attraverso l’ Al-

sazia e la Lorena. E come Strasburgo è la città d'in­

contro tra i due Paesi, il Pange vede in Torino la città

d’ircontro tra la Francia c l’ Italia. Il suo volume sulla

Germania dall’ottantanove al quarantacinque ebbe

enorme successo anche nella traduzione tedesca. Arre­

stato come ostaggio dai nazisti per le sue idee liberali

cd europee, il Pange ha scritto il libro delle sue prigioni

dove, sfidando ri pericolo della fucilazione, continua

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