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da Giuseppe Giacosa e dai marchese Fernando di

Villanova, salgono la rampa clic conduce al Castello.

11 corteo passa davanti ad un gruppo di giornalisti;

tra questi vi sono molte signore, tra le quali in prima

linea è ben riconoscibile la giovane scrittrice Matilde

Serao.

Durante il periodo dell’ Esposizione tennero coiv

fcrenze nel cortiletto del Castello: Enrico Panzacchi,

Olindo Guerrini, Arturo Graf, Cannilo Boito e altre

illustri personalità delle lettere e delle arti.

1

14 giugno, nel salone dei concerti, Giosuè

Carducci tenne una conferenza, discorrendo di

Rambaldo di Vaqueiras e Beatrice di Monferrato.

Ne aveva dato l’ annuncio per lettera a Giuseppe

Giacosa, aggiungendo:

« ... io — non per posa — non amo molto la

società. Dunque La prego di tarmi conoscere il

meno possibile gente. Non banchetti, nè altre simili

cose. Se Ella mi vorrà accompagnare un po’ per

l’ Esposizionc l’avrò carissimo e le ne sarò grato ».

* * *

A ll’avvenimento che segnò il fatto più imporr

tante dell’annata e cioè l’ Esposizione Generale Ita^

liana di Torino, segue una fioritura di piccoli fatti

e circostanze che meritano di essere ricordate.

Nell’agosto 1884 Giosuè Carducci è ospite della

Regina Margherita a Gressoney Samt Jean nella

villa del barone Peccoz, messa a disposizione dal

proprietario per la Sovrana. Il Poeta nel frattempo

si reca a Colleretto Parella in visita a Giuseppe

Giacosa, che in quei giorni sta scrivendo una sua

nuova commedia:

Resa a discrezione.

Edmondo De Amicis parte per un lungo sog'

giorno nell’ America del Sud ed è festeggiato con 1111

memorabile banchetto al ristorante della Meridiana ( 3

)

da un folto gruppo di letterati ed artisti.

A ll’ Osteria di San Giorgio del Borgo e Castello

medioevale si adunano a banchetto Matilde Serao,

Gabriele d ’ Annunzio, Baldassarre Avanzini, Olindo

(}j Quel ristorante era situato nella G-llcru Gcisser, sostituita

ora da quella di San hedenco, e si trovava presso a poco nello spa/10

dell'attuale Cinema Lux.

Guerrini, Edoardo Scarfoglio e Gandolin. Le vivande,

di cucina piemontese, sono servite nelle terrecotte del

XIV’ secolo, e nei boccali della stessa epoca vengono

offerti ai convitati 1 più famosi e antichi vini del

Piemonte.

La bella casa di Giuseppe Giacosa a Colleretto

Parella conta nel settembre molti ospiti illustri. Quella

casa gode fama di ospitalità accogliente, amichevole

e generosa. Ogni sera dopo cena l’ Autore della

Partita a scacchi,

1 suoi familiari ed 1 loro ospiti, si

soffermano intorno al tavolo della sala da pranzo

illuminata dalla chiara e riposante luce del

quinquet

e vi discutono di arte, di letteratura e di poesia. Tra

gli ospiti vi sono: Antonio Fogazzaro, che è stato a

Torino a portare all’editore Casanova il manoscritto

del suo nuovo romanzo

Daniele Cortis,

Giovanni

Verga, Arrigo Boito, Alfredo d’ Andrade, Carlo

Pittara, Luigi Gualdo, Edoardo Calandra.

Nello stesso mese Eleonora Duse, accompagnata

da suo marito Tebaldo Cccchi, viene a villeggiare

in Piemonte. Giacosa le aveva trovato una casetta

rustica ma comoda, detta « il Caudano », sulle alture

di Brosso Canavese. La grande attrice suole compiere

le sue passeggiate a cavallo di un soniarello. Molto

caritatevole, provvedeva il pane ad un povero del

luogo e regalava dolciumi ai bambini del borgo.

Vengono spesso a visitarla Giuseppe Giacosa, Arrigo

Boito e Giovanni V'erga.

11

1884 è anche l’anno che segna la scomparsa

di quattro grandi italiani: Quintino Sella, Giovanni

Massari, Francesco De Sanctis e Giovanni Prati.

Fatalità ineluttabili.

Tempo delia Regina Margherita

ci appare come una

raccolta di stampe antiche, a vivi colorì, dai paesaggi

chiari e sereni e dai limpidi orizzonti; un po’ ingial'

lite da nostalgie e da amarezze; che tuttavia non si

e mai sazi di sfogliare.

Salvator Gotta ha dedicato il suo nuovo romanzo

alla «

gente per bene »,

a quella che «

non ama i romanzi

realistici barbarici

», a coloro che non si «

appassionano

di Jatti di sangue 0 di nebulose utopie sovvertitrici della

nostra millenaria sacra morali cristiana ».

Ma sarebbe augurabile che lo leggessero anche

coloro cui il libro non è dedicato.

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