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Il

vatore ambientate è

stato conferito ai nuclei,

ove coesistano le caratteristiche di omogeneità tipo-

logica e/o di permanenza di impianto urbanistico

predeterminato, tuttora aventi riscontro puntuale in

una classe di valori formali, storici o di memoria

collettiva; agli edifici e ai manufatti, in relazione

all'inserimento in un insieme riconosciuto significa-

tivo per strutturazione storica o morfologica, o per-

ché concorre alla qualità della caratterizzazione sto-

rica e morfologica dell'insieme.

Il

vatore documentario è

stato conferito ai nu-

clei, agli edifici e ai manufatti in relazione alla leg-

gibilità della qualificazione morfologica dei segni

edilizi e/o urbanistici nelle diverse fasi storiche di

impianto e trasformazione.

Le

segnatazioni

di nuclei, edifici o manufatti di

significato culturale e/o documentario sono state in-

trodotte durante l'analisi per ampliare il campo di

operabilità, troppo rigido e vincolistico — se rappor-

tato alla definizione « di valore » — e, nello stesso

tempo, indicare all'attenzione elementi che, pur non

possedendo le qualità del « bene», costituiscano si-

gnificativa testimonianza di un determinato periodo

storico e di una specifica stagione culturale. Ciò si-

gnifica che la normativa o le decisioni rispetto a

possibili trasformazioni potrebbero essere tali da

prevedere addirittura la non conservazione — previa

documentazione esauriente , in nessun caso tutta-

via interventi indifferenti e squalificanti.

Note per la

lettura della scheda

Le schede che qui si pubblicano sono state sele-

zionate e ridotte non come numero, ma come

ventaglio d'informazioni

da precedenti schede

per la ricerca sui « Beni Culturali Ambientali » ela-

borate nei documenti consegnati al Comune di Tori-

no. Esse sono state strumentalmente aggregate

come si è detto secondo l'attuale suddivisione

amministrativa per quartieri, e seguono gli altri tipi

di beni culturali individuati in essi.

La scheda riporta gli elementi di identificazione

del bene quali: il numero progressivo entro il quar-

tiere, il numero della tavola nella quale si può ritro-

vare, la fotografia quando non ne sia vietata o

impossibilitata la riproduzione —, i dati anagrafici

essenziali, ovvero la denominazione originaria e

quella corrente (1° capoverso), la localizzazione

topografica (via e numero civico) (2° capoverso).

E poi riportata una schematica lettura storico-cri-

tica dell'oggetto, vale a dire la definizione in base ai

criteri storici, tipologici e funzionali consolidati (3°

capoverso), utilizzando anche il suggerimento del

codice tipologico (numeri tra parentesi).

È in seguito espressa la classificazione del bene,

riconducibile ai tre livelli indicati, in base al ricono-

scimento del suo valore (storico-artistico, documen-

tario, ambientale) o del suo significato o interesse

che lo rendono degno di « segnalazione».

Seguono infine notizie storiche sintetiche (5°

capoverso) e riferimenti alle fonti archivistiche, car-

tografiche e bibliografiche di supporto (ultimo capo-

verso).

Sono altresì indicate: l'esistenza di eventuali

vincoli normativi, la necessità di ulteriori supple-

menti di indagine (asterisco a lato del numero

d'ordine) e la sigla di riconoscimento dello sche-

datore.

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