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mato»; come conseguenza a fine Settecento era

pressoché scomparsa l'immagine medievale della

città.

- Nel corso dell'Ottocento preunitario, in

concomitanza dell'espansione della città oltre il

perimetro della fortificazione settecentesca, si eb-

bero diffusi fenomeni di recupero delle frange

del tessuto marginale o degradato della città sette-

centesca:

lungo la linea diagonale di sutura verso Sud-Est (Via

Andrea Doria, Via Cavour, Via delle Rosine, Via

Plana),

nella zona tra Via Verdi e Via Po,

nella fascia tra Corso Regina Margherita e il perime-

tro settentrionale della città vecchia (Giardini Reali,

Porta Palazzo, Piazza Emanuele Filiberto, Via Giu-

lio),

nel triangolo tra l'ampliamento occidentale settecen-

tesco e i Corsi Palestro e Regina Margherita,

nella zona adiacente a Piazza Solferino (antico Mer-

cato della Legna) e su Via S. Francesco d'Assisi.

Nello stesso periodo si assiste ad un certo nume-

ro di interventi di ristrutturazione più localizzati,

diretti ad integrare o a completare le strutture urbane

preesistenti:

completamento orientale di Piazza Savoia (scheda

42),

completamento del « dirizzamento » di Via Corte

d'Appello,

ristrutturazione degli edifici di saldatura tra Via Po e

Piazza Castello,

apertura di Piazza e di Via Carlo Alberto, sull'area

del giardino di Palazzo Carignano (scheda

133),

sostituzione dell'antico Padiglione per l'ostensione

della S. Sindone con la cancellata tra Piazza Castello

e Piazzetta Reale (scheda

71 bis),

completamento dell'apertura di Via della Misericor-

dia (scheda

103),

apertura di Via S. Agostino, verso Piazza Emanuele

Filiberto.

— Nel 1885, una commissione municipale pro-

gettò (con fondamentali contributi di Carlo Ceppi)

un

Piano Generate di Risanamenti

interessanti in

particolare il settore sudorientale della città vecchia,

di ancora evidente matrice medievale, con l'apertura

della « diagonale » di Via Pietro Micca, con ampie

ristrutturazioni sulle vie che vi convergono (scheda

128)

e della diagonale di Via IV Marzo. Questo

processo di ristrutturazione costituì un autentico

«rinnovamento urbano» in linea con le coeve ten-

denze urbanistiche.

— Negli anni Trenta vennero attuati i piani di

risanamento » per i due tratti di Via Roma, rispetti-

vamente da Piazza Castello a Piazza S. Carlo (1931-

1933) (scheda 116), e tra Piazza S. Carlo e Porta

Nuova (1933-1937) (scheda 213).

III.2.

Etementi editizi

Si rimanda all'analisi operata per il Progetto

Preliminare di Varianti al P.R.G.C. (allegato tec-

nico,

AA.VV

.

Il riconoscimento di classi tipoto-

giche editizie net nucleo centrate di Torino,

1980).

I1I.3.

Spazi di vatore o interesse ambientale, elo

di relazione (esterni ai comptessi urbani indivi-

duati)

Piazza S. Giovanni,

spazio di valore storico-

artistico, cornice ambientale della Cattedrale e

polo cittadino religioso e civile.

Piazza IV Marzo,

spazio di valore ambientale

definito col piano di risanamento del 1885, lungo

la «diagonale» di Via IV Marzo.

Piazza Carignano,

spazio di valore storico-ar-

tistico, caratterizzato dagli edifici guariniani (Pa-

lazzo Carignano e Collegio dei Nobili) nonché dal

fianco della Chiesa di S. Filippo e dal fronte del

Teatro Carignano.

Piazza Savoia,

spazio di valore storico-artisti-

co e ambientale, importante polo di saldatura tra

l'ampliamento occidentale e la città vecchia, già

Piazza del Mercato e Piazza d'Armi del rione,

caratterizzata da edifici settecenteschi planteriani

e juvarriani.

Piazza Carto Atberto,

spazio di valore storico-

artistico e ambientale, realizzato sul giardino di

Palazzo Carignano; è dominato dall'edificio porti-

cato realizzato per il Parlamento Subalpino, come

ampliamento di Palazzo Carignano, (Gaetano Fer-

ri, Giuseppe Bollati, 1864-1871), fronteggiando

le settecentesche scuderie dei Carignano (facciata

residuale incorporata nella Biblioteca Nazionale).

Piazza Carto Emanuele II

(Piazza Carlina),

spazio di valore storico-artistico e ambientale,

polo dell'ampliamento orientale (1675-1678) ed

incrocio dei suoi due principali assi storici orto-

gonali, con affaccio di importanti palazzi nobiliari

e di strutture collettive (Convento delle Canoni-

chesse Lateranensi di S. Croce, Collegio delle

Province, antico Ospizio di Virtù).

IV. CONNESSIONI

L'ambito ha collegamenti con gli ambiti

— 1/2, 1/3, 1/4,

dello stesso Quartiere 1

— 8/1,

del Quartiere 8

— 7/1

e 7/3, del Quartiere

7

basati soprattutto sul criterio di continuità territo-

riale e di integrazione strutturale lungo gli assi

rettori storici della composizione urbanistica.

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