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- dei tessuti urbani, compresi tra i complessi pre-

detti, annoverati là tra «Parti dell'impianto urbano

preunitario><.

Ambito urbano

« Borgo Nuovo »

(1/2)

La relazione sull'ambito e così organizzata:

I. DEFINIZIONE

ll. INDIVIDUAZIONE

III. QUALIFICAZIONE: 1ll.1. Elementi urbanistici

n1.2. Elementi edilizi

11I.3. Spazi di valore o interesse

ambientale e/o

di

relazione

IV. CONNESSIONI

I. DEFINIZIONE

Ambito urbano

- delimitato da Piazza Lagrange, Piazza Carlo

Felice, Piazza Paleocapa, Via XX Settembre, Via

Gramsci, Via Doria, Via Accademia Albertina, Via

Cavour, Piazza Cavour, Via Giolitti, Via Plana,

Piazza Vittorio Veneto, Via Giulia di Barolo, Via

Verdi, Corso S. Maurizio, Lungo Po Cadorna,

Lungo Po Diaz, Corso Cairoli, Corso Vittorio Ema-

nuele II, Via Rattazzi, Via Guarini

— di valore storico-artistico e ambientale

— connotato prevalentemente

dai complessi urbani neoclassici costituiti dalle

piazze sorte allo sbocco di Via Roma a Porta Nuova

(con la testata semiottagonale di Piazza Carlo Felice)

e allo sbocco di Via Po sul nuovo ponte, con la

grande Piazza Vittorio,

dai tessuti urbani di nuovo impianto sviluppati du-

rante le diverse fasi di realizzazione dell'ampliamen-

to ottocentesco sul lato sudorientale della città (detto

il « Borgo Nuovo ») e dai tessuti di riplasmazione

sviluppati nelle zone periferiche della città settecen-

tesca, sotto l'influenza qualificante degli ambiti

adiacenti di ampliamento,

dalla relazione con la fascia fluviale del Po, ad archi-

tettura di « paesaggio progettato »,

da parte dell'anello della circonvallazione delle

promenades pubtiques

napoleoniche,

dal sistema trapassante di alcuni assi rettori storici

- costituente, nell'immagine globale come

nelle molteplici strutture ed ambienti, complessa e

significativa manifestazione della cultura urbani-

stica e architettonica torinese dell'Ottocento preu-

n itario .

I l . INDIVIDUAZIONE

L'ambito ha, all'incirca, come limite i vialoni di

circonvallazione progettati in epoca napoleonica at-

torno alle disarmate fortificazioni, sul lato sudorien-

tale della città.

Posto a confronto con il sistema dei Beni Cultu-

rali individuato nel Progetto Preliminare di Variante

al P.R.G.C., l'ambito è comprensivo anche

dei complessi di Piazza Vittorio e della testata

semiottagonale di Piazza Carlo Felice, là elencati tra

i « Primi ampliamenti ottocenteschi»

III. QUALIFICAZIONE

III.1. Etementi urbanistici

Gli elementi ed i caratteri urbanistici caratteriz-

zanti l'ambito sono elencati e qualificati in relazione

alle principali vicende storiche di sviluppo e di tra-

sformazione.

— Nel periodo napoleonico, progettazione e parzia-

le realizzazione di un sistema di viali di circonvalla-

zione (nell'ambito, gli attuali Corso Vittorio Ema-

nuele II, da Porta Nuova al Po, Corso Cairoli e Cor-

so S. Maurizio); di grandi piazzali alberati agli

sbocchi fuori porta degli assi urbani di penetrazione

(nell'ambito, sul luogo delle attuali Piazze Vittorio e

Carlo Felice), atti a costituire nuovi elementi di le-

gamento tra il sistema territoriale delle strade reali

alberate ed il sistema degli assi urbani barocchi, at-

traverso l'ampia corona delle smantellate fortifica-

zioni

- Nel periodo della Restaurazione, progetto e rea-

lizzazione dei complessi urbani di ampliamento e di

raccordo con la città preesistente in corrispondenza

degli assi

di Via Po, col complesso di Piazza Vittorio, (Giu-

seppe Frizzi, 1825, cfr. scheda 98), sull'asse del

ponte napoleonico (cfr. scheda 304) e della chiesa e

complesso oltre Po della Gran Madre di Dio

di Via Roma, col complesso della testata semiot-

tagonale di Piazza Carlo Felice (Gaetano Lombar-

di e Giuseppe Frizzi, 1823, cfr. scheda 261), ori-

ginariamente raccordato al piazzale alberato napo-

leonico. Sempre nel periodo della prima Restaura-

zione, progetto (Gaetano Lombardi, 1822) del

piano di ampliamento tra il Viale del Re (attuale

corso Vittorio Emanuele II) e la Via di Borgo

Nuovo (attuale Via Mazzini) e sua iniziale edifica-

zione con « palazzine » di tipo suburbano con giar-

dino, frammiste a case da reddito con alloggi e

spesso ampie pertinenze « rustiche » , stallaggi e

rimesse.

Dal 1834, progetto del piano per la parte setten-

trionale del Borgo Nuovo (a Nord di Via Mazzini),

realizzato in prevalenza negli anni precedenti all'u-

nità d'Italia, con sistemazione del Giardino dei Ri-

pari con edifici ad abitazioni in proprietà ed in affit-

to, caratterizzati da razionale impianto e notevole

decoro.

Nello stesso periodo, realizzazione di interventi

edilizi di completamento e di addensamento nella

parte meridionale del Borgo Nuovo (tra Via Mazzini

e Corso Vittorio Emanuele II) con adattamenti

e

conglobamenti delle originarie «palazzine» di tipo

suburbano precedenti.

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