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Tav. 41
(2 1 1)
P.S,
PALAllO CACHERANO DI MOMBELLO
Via della Consolata 12, Piazza della Consolata
Palazzo di rappresentanza e da reddito.
Edificio di valore documentano ed ambientale, importante esempio di palazzo settecentesco padronale e d'affitto,
con
incisivo sviluppo degli spazi di ingresso, di rappresentanza e di ricevimento.
Attribuito a F. Nicolis di Robilant, fu temporanea sede del Senato. Le facciate presentano una caratteristica organizza-
zione con ' ordine gigante ' comprendente tre piani normali e «mezzanini», in modo da consentire lo sviluppo di locali
di rappresentanza a doppia altezza a pian terreno e a piano nobile. Nell'Ottocento il palazzo fu mutilato dell'ala
settentrionale per l'ampliamento della piazza; il basso fabbricato delle Missioni della Consolata acceca parzialmente
l'androne. L'ala meridionale si collega alla casa adiacente, opera di Promis (scheda 12).
ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA.,
1968. vol. I, p. 641 e p. 167.
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Tav. 41
(2.1.2.)
P.S.
CASA CAVALLO RIZZETTI
Piazza della Consolata, Vicolo della Consolata
Casa con negozi ed alloggi d'affitto, di elevato decoro.
Edificio di valore documentario ed ambientale. Realizzata da C. Promis nel 1856. Caratterizza la situazione ottocentesca
della ampliata Piazza della Consolata.
La casa, legata all'adiacente palazzo settecentesco Chacherano di Mombello (scheda 11), è stata realizzata a metà
Ottocento riplasmando un lembo dell'antico tessuto periferico, minuto e degradato, dell'angolo N-O della Città Vec
chia, con caratteri neorinascimentali. La casa è stata arretrata rispetto all'antico filo dell'isolato, dando luogo alla piazza
della Consolata, domipata dal pronao tetrastilo neoclassico (1860) del santuario e dalla mole del campanile romanico dI
S. Andrea. Il progetto della casa è stato pubblicato dal Castellazzi, quale esemplare realizzazione di edificio civile.
IsTITUro Dl
ARCHITETTURA TECNICA,
1968. vol.
1,
p. 167; G.
MARZORATI. 1923,
p. 56.
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Tav. 41
(2.1.2.)
10891 P.S.
P.S.
Ex-L.
CASA TESIO DI VALLOIRA
Piazza Emanuele Filiberto 13, Via Bonelli
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Casa con negozi ed alloggi d'affitto d'elevato decoro.
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Edificio di valore storico-artistico, ambientale e documentario. È singolare esempio di casa di fine Settecento con alloggi
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negozi d'affitto, improntata a notevole decoro, realizzata su lotto stretto e irregolare con brillanti soluzioni distributive.
Il Brayda attribuisce la facciata a M. Buscaglione, 1784.
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R.
BRAYDA.
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LI. D. SEsIA, 1963, p. 37.
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Tav. 41
(2.1.1.)
Ex-L.
108911939
P.S.
CASA MARTINO MONTEU BECCARIA
Via S. Chiara
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Edificio di rappresentanza e da reddito.
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Edificio settecentesco di valore storico-artistico, documentario ed ambientale, realizzato con razionale e profonda ' N
riplasmazione del tessuto edilizio preesistente. i
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Realizzato nella seconda metà del Settecento. È caratterizzato da ampio e regolare cortile su cui si affaccia, a Sud,
l'androne d'ingresso principale, a vela lunettata, e a Nord una soleggiata galleria disimpegnante le scale angolari.
ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA,
1968, vol. II, p. 167.
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15
Tav. 41
(2.1.1. 1
Parziate,
108911939
P.S.
PALAllO NOVARINA DI S. SEBASTIANO
Via S. Chiara 6
Palazzo di rappresentanza e da reddito.
Edificio di valore storico-artistico. Costituisce singolare esempio di palazzo settecentesco con androne coperto da doppia
volta a vela con spicchi e lunette.
Attribuito a G. G. Plantery. II palazzo, realizzato per riplasmazione di tessuto edilizio preesistente, presenta una felice
soluzione con cortile regolare, doppio androne passante e soleggiata galleria di distribuzione alle scale secondarie
angolari sul lato settentrionale (elementi compromessi, ma recuperabili).
A.
CAVALLARI MURAT, 1957; ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA,
1968, vol. 1. p. 654.
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Tav. 33/41
(2.0.1. )
L.P.
COMPLESSO OTTOCENTESCO DI PORTA PALAllO
Piazza della Repubblica
Complesso urbano pianificato.
Complesso di edifici urbani e di spazi urbani, di valore storico-artistico, ambientale e documentario della prima
restaurazione, con matrici culturali neoclassiche del periodo napoleonico per l'impianto urbanistico.
Su progetto di Gaetano Lombardi del 12 marzo 1818, si stabilisce un prospetto tipo, di architettura uniforme, da
applicarsi all'imbocco della strada che dalla Piazza ' Arborea» di Emanuele Filiberto tendeva al nuovo ponte sulla Dora
(Ponte Mosca). Esso sarà perfezionato ed esteso a tutta la piazza nel 1819, modificato nel 1820, sempre dallo stesso
Lombardi. L'edificazione dei lotti procede a rilento, concludendosi negli anni '30 dell'Ottocento, non senza qualche
modificazione. Cfr. scheda 50 bis del Q. 7.
G.
BOFFA,
1975, pp. 3-6; F. Rosso,
in
AA.VV.,
Cultura figurativa [...],
1980, pp. 1150-1153; V. COMOLI
MANDRACCI,
Torino,
1983,
pp. 119 sgg.
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