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La vicenda di sviluppo e trasformazione del-

l'ambito può essere schematizzata nelle seguenti

fasi

a)

organizzazione rurale del territorio, rilevabile

nel

PLAN GEOMETRIQUE I de ta Commune de I

TURIN [...],

1805, caratterizzata da

— « Grande Route » di collegamento Nizza-Torino

- strade interpoderali di adduzione alle cascine

(Borgia, Maggiordomo, Passariona) poi scomparse

— presenza del Regio Ergastolo, ora scomparso

b)

fase di sviluppo urbanistico prevalentemente

lungo l'asse viario extraurbano entro la Cinta Dazia-

ria del 1853, rilevabile nel

Catasto RABBINI,

1866,

e caratterizzata da

- tracciamento parziale del reticolo viario (manca-

no il Corso Raffaello e tutta la rete ad Est di Via

Madama Cristina; altri assi viari sono definiti solo a

tratti, come Via Saluzzo e Via Belfiore segnate ri-

spettivamente fino a Via Bidone e fino al futuro

Corso Raffaello). Il rondò previsto su Corso Marco-

ni, all'imbocco di Via Madama Cristina, rimarrà

solo in progetto

— costruzione di edifici sul fronte Est della Via

Nizza (da Corso Marconi a Corso Raffaello) e, spo-

radicamente, all'interno degli isolati

— formazione di un nucleo sull'asse viario alle

Cascine Pertusa e Broglietti, ad Ovest, tra Corso

Dante e Via Donizetti, di cui rimangono pochi resti

c)

fase di organizzazione urbanistica che interes-

sa la zona fino alla Cinta Daziaria del 1853 (Corso

Bramante), conseguente al nuovo

Piano d'ingran-

dimento verso mezzodì ponente

(Edoardo Pecco,

1868), con le

Modificazioni ed aggiunte,

1873, ed al

Piano d'ampliamento netta regione fra S. Satvario e

la Barriera di Nizza,

1877, rilevabile nella

Carta

dello Stato Maggiore Sardo ,

1881, e caratterizzata

da

— completamento del tracciato viario in tutte le

aree da Piazza Madama Cristina a Piazza Nizza

- completamento dell'edificazione nella zona tra

Via Nizza e Via Madama Cristina

— formazione di un borgo sulla Via Nizza e adden-

samento edilizio sullo stesso asse viario, nei pressi

della «Barriera di Nizza» (Corso Bramante)

— presenza dell' « Istituto Ciechi »

d)

fase di completamento successiva, rilevabile

dalla

PIANTA I DELLA CITTÀ DI TORINO I COL-

L'INDICAZIONE DEL PIANO UNICO REGOLA-

TORE E DI AMPLIAMENTO [ ... ] ,

1907 e dal

[PIANO REGOLATORE CON VARIANTI aggiorna-

te at 1925],

caratterizzata da

- rettifica e completamento del reticolo viario, con

ampliamento del Corso Massimo D'Azeglio tra Via

Tiziano e Corso Bramante, apertura del rettilineo di

Via Petitti

— completamento edilizio dei lotti precedentemen-

te definiti. La massima parte degli edifici risulta già

costruita entro il primo decennio del Novecento. In

epoche successive avverranno soltanto interventi a

scala di singole cellule edilizie, prevalentemente per

sostituzione.

III.2.

Etementi editizi

Le classi tipologiche residenziali caratterizzanti

l'ambito e legate alle sue vicende di sviluppo e tra-

sformazione urbanistica sono:

Case da reddito detta seconda metà dett'Ottocento,

appartenenti parzialmente alla fase di urbanizzazio-

ne

b

e alla fase

c,

entro gli anni Ottanta del secolo.

Sono edifici residenziali destinati all'affitto, con

notevole presenza di strutture commerciali e artigia-

nali, realizzati su lotti di ridotta pezzatura (cfr. Via

Bidone 17, 21, 24, 26; Via Belfiore 53, 55), con

caratteri tipizzanti assimilabili al Tipo 2, variante

b

Case detl'inizio Novecento,

appartenenti parzial-

mente alla fase di urbanizzazione

c

(ultimi anni del-

l'Ottocento) e alla fase

d

(prevalentemente primo

decennio del secolo). Sono edifici residenziali desti-

nati all'affitto, raramente ospitanti negozi (cfr. Via

Madama Cristina 78, 80; Via Belfiore 66, 72; Via

Donizzetti 7), con caratteri tipizzanti assimilabili al

Tipo

7

Case degti anni Trenta-Quaranta det Novecento,

appartenenti alla fase di urbanizzazione

d.

Sono

edifici residenziali destinati all'affitto di livello me-

dio, raramente ospitanti negozi (cfr. Corso Raffaello

18; Via Belfiore 47), con caratteri tipizzanti assimi-

labili al Tipo 9.

IV. CONNESSIONI

L'ambito

ha

collegamenti storici

con

l'ambito S.

Salvatore»

(211)

dello stesso

Quar-

tiere

2, al di

del Corso Marconi.

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