

aggregativo con edifici in prevalenza a corte, indi-
pendenti dai fronti stradali, legati all'impianto rurale
del territorio,
da tessuti edilizi prevalentemente discontinui svi-
luppati lungo i fronti viari di Via Lemie, con tipi
edilizi residenziali minuti a due piani, legati ad un
impianto urbanistico antecedente il
Piano Unico
Regotatore e d'Amptiamento
del 1908,
da tessuti edilizi aggregativi continui sviluppati lun-
go il fronte viario, con tipi edilizi residenziali preva-
lentemente a due o tre piani legato all'impianto ur-
banistico successivo al
Piano Unico Regolatore e
d'Ampliamento
del 1908,
— la cui immagine urbana corrisponde alla in-
tegrazione della precedente struttura rurale nella
organizzazione pianificata del territorio nel primo
decennio del secolo, con risultanze urbanistiche ed
edilizie abbastanza omogenee nelle singole zone
costituenti.
II. INDIVIDUAZIONE
La perimetrazione dell'ambito coincide, salvo
per una compensazione alternativa nella zona Sud,
con quella indicata dal Progetto Preliminare di Va-
riante al P.R.G.C..
La zona interessata ha come limiti
— a Nord la barriera urbanistica costituita dal Cor-
so Grosseto
- a Est la recente urbanizzazione al di là dello
scomparso tracciato della Bealera di Lucento o Na-
viglio (Via Cardinale Massaia)
- a Ovest e Nord-Ovest, in parte il tracciato della
ferrovia e in parte le Vie Foligno e Gubbio, al di là
delle quali si è constatata una minore leggibilità del-
l'immagine ambientale qualificante che è dovuta alla
varietà dei tipi edilizi connotanti.
Le direttrici storiche di sviluppo sono costituite
da
- Via Stradella, antica strada da Torino a Venaria
Reale e alle Valli di Lanzo, di collegamento extra-
urbano tra la città e la residenza reale.
III.
QUALIFICAZIONE
III.1.
Elementi urbanistici
La vicenda di sviluppo e di trasformazione del-
l'ambito può essere schematizzata nelle seguenti fasi
a)
organizzazione rurale del territorio, rilevabile
nei documenti settecenteschi, nel
PLAN GEOMÉ-
TRIQUE l de la Commune de I TURIN [...],
1805,
nella
Carta del R. Corpo di Stato Maggiore,
1854,
nel
Catasto RABBINI ,
1866, caratterizzata da
- grande strada di collegamento rettilinea tra Tori-
no e Caselle (Via Stradella)
— rete di importanti canalizzazioni
- costellazione di cascine sparse con presenza di
edifici protoindustriali (Filatoio da seta Boyler, poi
Campana, poi C.I.R., « Follone da panni» dei Padri
Cappuccini)
b)
fase di ampliamento tardo ottocentesco, già
rilevabile nella
Carta dello Stato Maggiore Sardo,
1881, e in seguito sul supporto della pianificazione
settoriale regolamentata dal Consiglio Comunale nel
1899, caratterizzata da
- conferma dei tracciati viari con apertura della
Piazza Madonna di Campagna prospiciente l'antico
convento, apertura della Via Cardinale Massaia che
ricalca un tracciato precedente
- consolidamento delle consistenze edilizie lungo
Via Stradella con inclusione dell'edilizia rurale
preesistente
realizzazione delle Vie Lemie e Lamporo su lot-
tizzazione organizzata, con caratterizzante tipologia
edilizia
- realizzazione delle Ferrovie Nord (ora Ciriè-
Lanzo)
c)
fase di urbanizzazione conseguente al
Piano
Unico Regotatore e d'Amptiamento
del 1908, carat-
terizzata da
- sovrapposizione alla maglia precedente del nuo-
vo reticolo stradale, impostato a raggiera sul Viale
Madonna di Campagna
- parziale abbattimento di alcuni edifici preesisten-
ti (Cascina Brusà in Via Viterbo)
- creazione di isolati chiusi a disegno geometrico
regolare
- ulteriore consolidamento edilizio attorno agli
elementi viari principali.
III.2.
Elementi edilizi
Le classi tipologiche residenziali caratterizzanti
l'ambito e legate alle sue vicende di sviluppo e tra-
sformazione urbanistica sono:
Edifici rurati a corte,
appartenenti alla fase di urba-
nizzazione
a.
Sono edifici in origine destinati all'at-
tività agricola, non allineati su fronti strada (cfr. Via
Stradella 19), con caratteri tipizzanti assimilabili al
Tipo 14
Casette novecentesche di piccote dimensioni,
appar-
tenenti alla fase di urbanizzazione
b.
Sono edifici
residenziali uni o bifamiliari, di impianto derivato
da lottizzazione unitaria, edificati lungo la Via Le-
mie, con caratteri tipizzanti assimilabili al Tipo 10
Casette unifamitiari di minime dimensioni,
apparte-
nenti alla fase di urbanizzazione
c
ed in particolare
al primo ventennio del Novecento. Sono edifici de-
stinati all'abitazione (cfr. Via Gubbio 83, 84, 86;
Via Cantoira 6), con caratteri tipizzanti assimilabili
al Tipo 11
Case detl'inizio Novecento,
appartenenti alla fase di
urbanizzazione
c.
Sono edifici residenziali destinati
all'affitto realizzati su lotti di dimensioni piccole e
medie (cfr. Via Stradella 130, 236, 238), con carat-
teri tipizzanti assimilabili al Tipo 7.
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