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ziale Ovest, a Sud dalla fascia fluviale del Sangone,

a Ovest dalla fascia fluviale del Sangone e dal confi-

ne con Beinasco

- connotata prevalentemente

da ampie zone a prato e campo,

dal complesso recintato del Castello, del parco e

delle cascine, dai due viali alberati paralleli di addu-

zione tangenti al tracciato del parco, che la attraver-

sano nel senso Nord-Ovest Sud-Est

- la cui immagine corrisponde ad una porzione

di un contesto agrario intrinsecamente correlato pae-

sisticamente ed ancora funzionale al monumentale

insediamento.

II. INDIVIDUAZIONE

La perimetrazione dell'area, come sopra descrit-

ta, corrisponde a una zona al di là della quale il

paesaggio agrario non è più riconoscibile a causa

della recente urbanizzazione a destinazione preva-

lentemente industriale, mentre a Sud persiste il pro-

filo dell'alto affaccio sui terrazzamenti dell'area

fluviale del Sangone (oggi per lo più trasformati in

orti urbani).

III. QUALIFICAZIONE

III.1.

Etementi urbanistici

La vicenda di sviluppo e trasformazione dell'a-

rea può essere storicizzata in una fase di organizza-

zione rurale del territorio, d'origine medievale, con-

solidatasi tra Seicento e Settecento in relazione alle

tre cascine che circondavano il Castello del Drosso,

come raffigurato nella

Carta topografica detta Cac-

cia,[1762]

e ancora nel

PLAN GEOMÉTRIQUE I de

ta Commune de I TURIN [...],

1805. Il complesso

subì sostanziali rimaneggiamenti nella prima metà

dell'Ottocento, con l'eliminazione della cascina

nordoccidentale e la formazione sul suo sito del par-

co recintato. Contestuali a tale intervento il traccia-

mento dei viali, come testimoniato dalla raffigura-

zione nella

Carta det R. Corpo di Stato Maggiore,

1854. Con tali interventi l'area conseguì l'assetto e

la destinazione funzionale ancor oggi rilevati, men-

tre recente è la perdita della continuità con le aree

agricole ad Est, operata con l'apertura della tangen-

ziale.

III.2.

Elementi architettonici

Il disegno paesistico dell'area agricola costitui-

sce un esempio, raro nell'area torinese, di integra-

zione ambientale tra un singolare complesso archi-

tettonico di testimonianza monumentale e documen-

taria ed un'area agricola tuttora attivata anche fun-

zionalmente. Tale carattere lo contraddistingue dalle

aree libere circostanti, ed in particolare dalla zona

già fluviale.

IV. CONNESSIONI

L'area considerata ha elementi di connessione

con le parti ancora agricole del territorio compreso

tra la Strada del Drosso e l'area fluviale del Sango-

ne, con l'area fluviale del Sangone e con il territorio

(posto a livello inferiore) oltre il fiume, in Comune

di Beinasco, attualmente in fase di rapida urbanizza-

zione, ma dal quale si può percepire la fondamentale

caratteristica paesistica dell'affaccio meridionale

dell'area, di qualificazione del margine del terraz-

zamento fluviale.

Area a strutturazione agricola della « Cascina

Bellezia »

I. DEFINIZIONE

Area agricola da sottoporre a speciali norme ai

fini della tutela dell'ambiente

- costituita

dalla porzione superstite delle pertinenze agricole

della cascina «La Bellezia», a Nord-Ovest del nuo-

vo scalo ferroviario del Gerbido

— delimitata

a Nord-Est, Nord-Ovest, Sud-Ovest dal confine

comunale col Comune di Grugliasco, a Sud-Est da

un nuovo tratto di strada asfaltata, a servizio e fian-

cheggiante la recinzione dello scalo ferroviario

— connotata prevalentemente

da ampie zone a prato irriguo e campi,

dal complesso della cascina Bellezia di cui resta in-

tegro il grande rustico e ancora caratterizzato (pur se

amputato del corpo Sud-Est), il civile, individuato

dalla caratteristica torre, comprendente il viale d'ac-

cesso.

II. INDIVIDUAZIONE

La perimetrazione individua (nei limiti del terri-

torio comunale di Torino) ciò che resta, funzional-

mente e paesisticamente, di una rilevante azienda

agricola, testimoniante l'originario assetto di cam-

pagna irrigua, del territorio tra Torino e Grugliasco.

III. QUALIFICAZIONE

III.1.

Elementi urbanistici

L'insediamento appare già consolidato nella

Carta topografica detta Caccia

[1762], dov'è indi-

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