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m I - L'organizzazione delle funzioni intorno alla corte secondo l'impianto planimetrico più maturo si verifica verso la fine del
Settecento. Nella maggior parte delle cascine della pianura torinese l'impianto planimetrico
è
costituito da corpi di fabbrica, tra loro
perpendicolari, articolati a L lungo i lati Nord-Ovest e Nord-Est di una corte recinta, quadrata o più raramente rettangolare, con la
diagonale disposta costantemente lungo l'asse Nord-Sud. All'unità produttiva corrisponde un edificio misto abitativo - produttivo,
definito come successione organizzata di tipologie funzionali. Il nucleo abitativo
è
affiancato da una serie di ambienti destinati al
ricovero del bestiame e alla conservazione dei prodotti agricoli e di altri di servizio. Un terzo corpo di fabbrica, destinato a deposito
degli attrezzi e a rimessa dei carri, il « caso da terra. , si dispone lungo il lato Sud-Ovest della corte. Appare frequente, a partire dalla
seconda metà del Settecento, l'inserimento della palazzina di saltuaria residenza padronale come protendimento dell'impianto agricolo.
L'edificio padronale non interviene nel mondo circoscritto della corte: il suo schema distributivo e le connotazioni architettoniche si
configurano come graduale trapasso dal modello rurale ai complessi repertori tipologici urbani. Alla palazzina si lega, in genere, la
presenza della cappella. Separata dalla corte e rivolta verso l'esterno, la cappella appare come una cerniera tra l'unità obitativo-produt-
tiva e l'ambiente circostante.
m2 -
La Fossato
Quartiere 17 - Planimetria.
m3 -
La Marchesa
Quartiere 15 - Planimetria.
m4 -
Il Tempia
Quartiere 17 - Planimetria.
m5 -
La Marchesa
Quartiere 15 - Prospetti.