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Consiglio comunale di T orino,
il
determinare la natura del mo–
numento, il luogo ove innalzarlo e la scelta degli artisti a cui af–
fidarne l'esecuzione.
Così modificata, la legge fu definitivamente approvata l'I I di–
cembre
1850,
sancita e promulgata il
3
I
stesso mese.
A comporre la Commissione risultarono: il Ministro Paleocapa ;
i senatori Roberto D'Azeglio, Mosca e Di Brem-e; i deputati
Ro–
sellini, Durando e Bosso; i delegati dal Re, Cibrario, Menabrea,
Melano
e l'ing. Promis, rappresentante il Municipio.
In quel frattempo, il Comitato che dal novembre
1847
si era
fatto promotore della pubblica soscrizione, adottando il progetto
del senatore D'Azeglio, rassegnava alla Camera,
il
18
marzo
1851,
un suo voto perchè il monumento fosse innalzato tra
il
palazzo
Carignano (sede della Camera) ed
il
quartiere dei granatieri ( pa–
lazzo attualmente occupato dalla R.
Scuola
di guerra) sopprimendo
il
giardino che vi esisteva, sistemando convenientemente la piazza,
costruendo una
vasta ala di fabbricato
che servisse di fronte, da
quella parte, al palazzo Carignano.
In una parola, era il progetto dell'attuale piazza Carlo Alberto.
Intanto la Commissione, con suo verbale del
27
maggio
1851,
pronunziavasi invece favorevole all'erezione del monumento sulla
piazzetta Reale.
Invitava lo scultore
Marochetti,
quello stess o che aveva eseguito
la statua equestre di Emanuele Filiberto, a presentarle un disegno,
deliberando affidare a lui l'esecuzione del nuovo monumento.
Il
Marochetti rispose all'invito presentando un disegno nel quale,
oltre la statua equestre del Re Carlo Alberto, eranvi attorno quattro
gruppi allegorici pure in bronzo, quali: la
Fede cristiana, l'Egua–
glianza civile,
la
Carita
e
la
Libertà.
Tale progetto piacque alla Commissione, per cui addivenne ai
particolari del contratto con lo scultore Marochetti, che s'incari–
cava dare l'opera compiuta in Torino con a disposizione la com–
plessiva somma di lire
675
mila; cioè
550
mila per le statue ed
ornati in bronzo, lire
100
mila pel piedestallo e lire
25
mila per
spese impreviste.
Ma fino allora non erano a disposizione della Commissione che
lite
475
mila, di cui 32
5
mila votate dalla Camera,
100
mila circa
raccolte dal Comitato promotore e
50
mila votate dal Municipio
d~
Torino.