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ASSIS[
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tronche. Quel di S. Anna era senza croce e candelieri. A
denotar poi il fervore di quei giorni, basta avvertire che
in una chiesa così notevole eravi un solo confessionale. Il
Peruzzi accennava anche all'altare o cappella di S. Seba–
stiano, patronato degli studenti oltremontani. Varii soda–
lizi hanno ancora oggidì patronati in quella chiesa, la quale
conserva altresì molti dipinti.
L'antica tavola di S. Biagio e Santa hiderina, citata nelle
annotazioni al ragionamento detto
li
18 aprile 1778 nella
Real Accademia di pittura e scultura dal conte Felice Du–
rando di Villa che un dì era l'altare di S. Giuseppe da
Copertino, ha l'epigrafe
Isabellae Mariae a Puteo hoc pin–
gebat anllo D.
1666
die
14
augusti.
mezzo a tanta gente d'arme e di varie nazioni un solo caso di tn,di–
mento od infrazione alle leggi militari per parte dei nostri. Chi se ne
macchiò fu... Domenico
Comino,
soldato nel reggimento di guardia,
d'anni
40,
archibugiato sulla piazza della Cittadella
li
14
settembre e
sepolto in S. E.
Non manca poi cenno di qualche caso pietoso e di sgraziati, rimasti
vittima dell'assedio. Così agli undici luglio una bomba uccideva Ludo–
vica Comono, di 30 anni, morta in casa Marchetti, Angela Maria Rocca,
Maria Margherita Delmonte, sepolte tutte a S. Eusebio. Il
l'
agosto
altra bomba colpiva Clementina, moglie di Melchior Galimberto,
d'anni
40
i
e Lucia figlia di Antonio Gioliti, d'anni
16,
moriva di un
colpo di cannone. La contessa Anna Maria, vedova del conte Bonifacio
Faletto, di ben
86
anni, riparatasi
per causa delle bombe
dalla par–
rocchia
di
San Dalmazzo, ove abitava nella casa del conte Porporato,
ivi moriva
il
19
agosto, e veniva sepolta a S. Maria. Gabriel
Mella,
di
45
anni, il
26
spirava ferito d'un colpo di bomba presso la cittadella.
Chi desideri completare questa serie bisogna che ricorra alle accu–
rate memorie sull'assedio di Torino del barone A. Manno, ove si ha
la
liste des officiers tllés el blessés des sept bataillons imperiaux de
la garnison de Turin. Miscellanea di storia italiana,
t.
XVII. Così pure
nelle seconde sue ricerche ivi,
t.
XIX, lo stesso autore vi aggiunse
altra
nOla degli ufficiali generali francesi feriti, morti e prigionieri
durante tutto iL tempo dell'assedio e sua liberarione.
E se
il
pr()fano piede del voLgo
indifferente calca
il
suolo di questa
chiesa, coloro che or sono istrutti quali reliquie questo contenga, po–
tranno almeno raccogliere riverenti il sospiro che può da quei tumuli
arrivare a noi!