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l MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Aìtra pittura simbolica nell'atrio cbe dava accesso al con–
vento e che indicava la certezza della morte, sotto forma
di una ruota, nei cui raggi erano scritti alcuni motti, e fra
essi vedevansi parecchi teschi di papi. re, imperatori. car–
dinali, dogi di Venezia, ecc., aveva la leggenda:
Joannes
Baptista de ROIJere tavrinensis faciebat
MDCXXVII ed
è
anche citata dal Bartol i nelle annotazioni al ragionamento
sovra en unziato.
Sonovi poi nella chiesa lavori del Molineri di Savigliano,
di Mattia Franceschini. Alessandro Trona, Ignazio Nipote,
Francesco Meiler, del Milocco, del Pruzzini, del cavaliere
Beaumont, di Federico Zuccheri e scolture del Clemente,
del Bernero, ecc.
I francescani conservavano in questa chiesa la cassa e
l'archivio del comune; nel loro refettorio si adunava talora
la credenza, ed ivi pure si addottoravano i legisti.
Le iscrizioni che risguardano questa chiesa,
tutte scom–
parse, al di jiLOn' di una sola,
giusta l'ordine cronologico,
sono le seguenti:
La più antica, pubblicata dal Rossotti. accennava a Cri–
stoforo Nicello, che per quarantadue anni fu professore di
leggi all'università e che mori nel
1482.
Si ha di lui:
Consi/ia
/egalia
e
Additiones ad Barto/i commenta1·ia. Taurini,
1579,
'ti
Chrìstophoro Nicello ivris vtrivsqve doctori consvmatissimo
XLII annis ordinariae lectionis interpreti
Ac sacrarvm avdientiarvm integerrimo praesidi
J o a n n es L vdov
1
cvs Nice 11 v s pientissimvs posvit
Vixit annis XCIII obiit
VI
calendas octobris MCCCCLXXXIl.
Nel guardamobile eravi la seguente:
J
Moeroris signvm
in
observatione pignvs
obilis Antonivs de Mvsine dominvs de la
Rebastiere Regivs consiliarivs rationvmqve
Pretor in Pedemontibvs tvmvlvm posvit
Anno IDLlX xx martii svb qvo nobilis
\
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