

S. FRANCESCO D'ASSISI
P e t r i d e M v
SI
n e svpplicationvm prefecti '
Et Filiberti de Mvsine eqvitvm dvcis
Sabavdiae Celsitvdinis eivs
Predecessorvm iacent ossa.
121
Nella sagrestia, in una nicchia attorniata da fregi, e cimata
dallo stemma vi è
il
busto di un esimio Monregalese, Ber–
nardino, figlio di Gian Giorgio Vivaida, tesoriere dell'uni–
versità, professore di diritto civile a Mondovi poi a Torino,
nel
1566,
dove mori quattr'anni dopo, d.i soli trentasei anni.
Il Giraldi lo chiamava il gentil Vivalda e il Rossotti
vir
prodigiosi ingenii
et
quasi ad miracttlum.
Sotto al busto leggesi
quest'epigrafe, la sola che ancora conservi questa chiesa, i
cui rettori, se ebbero cura di abbellirla, si dimostrarono
trascuratissimi nel conservarci i suoi antichi monumenti.
D. O. M.
Bernardino Vivalda ivreconsvIto
Qvi cvm IX et amplivs annorvm primvm celeberrinwm
Montisregalis patriae svae et Tavrini
Academiae locvm horis antimeridianis
Obtinens magna cvm lavde ivs civile
EltpIanasset dvm laborem svvm stvdiosae
Ivventvti ornandae atqve hominvm
Pericvlis svblevandis impertiit {ebre gravi
Correptvs ingenti omnivm moerore
Excessit e vita anno Christi MDLXX
Vixit ann.
XXXVI
menses
I
dies x
Patri amantissimo filii moerentes posuere.
Nella cappella di S. Biagio, ora di S. Giuseppe da Coper–
tino, eravi, secondo la collezione epigrafica più volte citata,
la seguente, che riguarda l'uditore della Camera dei conti,
Giambattista Grassi, ultimo della sua
fal~iglia.
D. O. M.
Johanni Baptistae de Graciis consiliario et mltgistro
Avditori Camerae Dvealis in rebvsqve pvblieis admi–
nistrandis eivi integerrimo vita (vneto anno
MDXCVIII die
XVllI
avgvsti et aetatis
Svae LXXVm Thomas Madivs de Graciis
Ex sorore nepos et haeres posvit
Neenon capelJam hane de eivs
Mandato sie fieri fecit.
IO -
G.
CLAUTT4 ,
I
marmi .critti.