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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
In S. Francesco avevano la cappella di S. Lucia i Fonta–
nella. Ecco la vera loro origine. Gian Donato col fratello
Gian Paolo, era venuto a stabilirsi da Como a Torino, dove
avevano amendue aperto un fondaco in drogherie. La for–
tuna loro sorrise e arricchirono, ma impiegarono parte dei
loro risparmi in egregie beneficenze, fra cui, notevole quella
a pro del nascente ospedale di Carità. Gian Donato fondò
il
patronato della cappella di S. Lucia in questa chiesa, a
cui legò 136 coronati d'oro. Nel suo testaménto, 6 maggio
1615, ivi pure si elesse sepoltura. Del legato vi è traccia
nella seguente epigrtfe, pochi ilnni or sono spostatasi ed
andata perduta.
D. O. M.
Donatvs Fontanella
Avreos coronatos CXXXVI
Franciscanis patribvs legavit
Vt dvas missas in singulas
Hebdomadas vnam scilicet de B.
Virgine alteram pro defvnctis
In perpetvvm
Vite celebrarent
III
Julii
MD C V
III.
A
cornu evangelii
di detta cappella vi era l'epitafio, anche
perduto, della benemerita consorte di Gian Donato suaccen–
nato, Laura Grimaldi, della famiglia forse, che fioriva a
,Busca, od a Carignano.
D. O. M.
Lavrae Fontanellae
Gri
maldae
Moribvs ac natalibvs clarissimae qvae
Sva vniversa in pios vsvs testamento
Distribvit ac praesertim avreos
Qvingentos D. Francisci Coenobio
Pro qvotidiano perpetvo annive,.a–
rio in obitvs svi die sacrificio
. Celebrando cum missis omnibvs
Ea die in svi svbsidivm olferendis
Legavit sodalitas divi Pavli haeres
Institvta p.
Obiit IX octobris MDCXII
Aetatis annorum LXIII.