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2 I

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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

La collezione di cui sovra ci dà pur contezza dell'epigrafe

che riguarda Alfonso Enrico Dal Pozzo, principe della Ci–

sterna, marchese di Voghera, ecc., figlio di Amedeo II e di

Enrichetta marchesa della Trousse, marito a sua volta di

Barbara Roero di Cortanze.

Excell.mvs D. D. Alphonsvs Henricvs

A Pvteo princes Cisternae

Viqveriaeqve marchio etc.

Seraphicos X.-pi pavperes charitate

Complectens Capitvlvm hoc

Instavravit ac in eo marmorevm

Lavacrvm erigere fccit :l11no

D. MDCCXI.

Esiste per contro ancora il ricordo di lasciti pii fatti dal

marchese d'Ozasco infranominato, ed è in lapide posta nel–

l'accennato andito dalla cappella di mezzo alla prima dal lato

dell' epistola.

S. E. D. G i us e pp e O t t a v i o Cacherano d'Ozasco

Conte della Rocca marchese

di

Lanzo

Cav. del S. O. della Nunziata

Gran croce e

comm.re

dei Ss. M. e

L.

Maresciallo nelle armate del Re di Sardegna

Lascia questa perpetua memoria

Del censo di

L.

cento quaranta

Da lui assegnate alla chiesa della Madonna degli Angeli di Torino

Secondo l'istrumento rogo Bordino

Addì 7 di Gennaio 1768

Perchè ogni anno

il

2

di Settembre

Ardano 18 candele di cera di once 6 all'altare, e 8 torce

Di libbre

I

e mezzo alla tomba solenne

Si reciti un uffizio pei defunti

Si celebri una Messa cantata e si converta

il

Soprapiù in limosina di Messe basse

Anniversario perpetuo

Ordinato dal sig. abate D. Giacinto Emanuele Cacherano

Ozasco della Rocca suo zio fraterno nel testamento rogo Fresia

Del di 8 Luglio 1723.