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MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

CIZlO

dell'apostolico ministero per esimia prudenza e carità.

Egli fu il benemerito fondatore dell'illustre Congregazione

dell'Oratorio, superando i soliti ostacoli che si devono vin–

cere nel fondare istituzioni. Spossato dalle fatiche il padre

Defera moriva di soli trentaquattr'anni. Nel 1683 vi fu se–

polto Giambattista Sclopis, di famiglia di Giaveno che com–

merciava onestamente e onoratamente nelle ·sete a Torino,

dove potè acquistare quella casa nella quale nel 1798 nacque,

e mori nel 1878 l'eminente statista, magistrato e storico di

sempre grata rÌcordanza conte Federigo; nel 169

I

il conte

Girardo

M~rtinengo

di Brescia; nel 1705 il sovracitato ret–

tore, teologo ed avvocato Emilio Malliano; nel 1709 Gian

Francesco Lagrangia morto ottantenne, e stipite della famiglia

del celebre matematico, morto a Parigi nel 1813; nel 1757

D. Giorgio Secondo Gianotti protonotario apostolico, rettore

della Confraternita di S. Rocco e curato della parrocchia;

nel

177I

il

ricordato Vittorio Amedeo Pellione dei conti di

Simiana, dottore collegiato della facoltà di leggi.

Le epigrafi poi che riguardano questa chiesa sono le seguenti:

Sulla facciata antica era stata posta quest' epigrafe storica:

v

Aedem S. Rocho

Patrono vrbis depvlsori pestilitatis

Sodales Rochiani

A fvndamentis excitarvnt

Abhinc annor. CXVLI

Jvre Cvrie donatvm

Annvo proventv avxervnt exornavervnt

Anno MDCCLXX

Impensa sva et mvnificentia

Regis Victorii Amedei III

Exterivs decorandam cvrarvnt

Vico prolato anno MDCCCXC

Aedis frontem refecervnt.