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I MARMI SCRITTI ;DI TORTNO E SUBURBIO

donò a quei religiosi la chiesa di fresco edificata. Ma in quant-o

a costrurne il convento eranvi difficoltà, poichè

il

papa Inno–

cenza X ravvisava già esorbitante il numero dei convénti

in Torino, Comurique, giunto poco dopo il generale dell'Or–

dine che aveva seco il capo di S. ·Mario e discreta provvi-

gione di danari, se ne intraprese la costrùzione. Volle an-

cora la buona sorte, che morto il controllore generale, Chirolo

che aveva due fratelli serviti, questi lasciasse le sue sostanze

in aiuto di quel nuovo stabili mento.

Altre notizie oltre alle precedenti date dai nostri scrittori

ci somministrano fonti inesplorate. Il

16

febbraio

1656

nella

casa d'abitazione di Cattarina vedova di Gian Antonio F a–

baro seguiva altra lib'eralità che cominciava cosi: « Con–

ciossiachè essa abbi sempre avuto particolare divozione alla

religione di S. Maria de' servi per venerazione dell'abito che

portano li padri di detta religione in memoria dei do–

lori patiti dalla stessa Vergine Maria per la passione e morte

di suo santissimo Figlio, avendo ancor essa signora Catta–

rina Fabaro a sua contemplatione un figlio in detta Reli- .

gione, chiamato padre Manuel Maria che perciò le cresce

il

desiderio di beneficare detta Religione di qualche lemo–

sina tanto per la suddetta sua divotione come an ca acciò i

padri preghino per essa :lcciò il Signore abbia misericordia

de' suoi peccati e de' suoi antenati, et perchè appresentan–

dosi occasione che

M. R.

pur anche vedova ha donato a

detti padri la regia! capella del Santissimo Salvatore' et Santo

Valentino fuori di Porta Nuova di questa citta in capo dello

strad'one del pal<;lzzo del Valentino...

»

per questi mòtivi essa

sapeva emulare benIssimo là Duchessa citata, dando aÌ nuovo

Ordine una sua casCina a Viliafranca

(I).

La chiesa contiene dipinti del Càiro,

e

come si crede dai

periti un quadro del Bassano.

Sulla porta d'ingresso leggesi :

(1)

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