Table of Contents Table of Contents
Previous Page  34 / 405 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 34 / 405 Next Page
Page Background

quanto per avventura non potè sfuggire alle contingenze

speciali de' tempi e della fortuna, seguirò io pure

il

sistema

praticato da Luigi Cibrario, che nella sua

Storia di Torino

-ci

diè notizia altresì delle fondazioni di chiese e palazzi che

non raggiunsero l'età moderna. Per il che, valendomi della

citata collezione epigrafica, mi sarà consentito di porgere non

ispregevoli ragguagli su persone e su atti di benemerenza

de' nostri maggiori, sebbene

il

tempo caduco abbia distrutto,

e disperso i monumenti che servivano a testimoniarli.

Oella chiesa dell'Annunziata, or distrutta, s' hanno ancora

vestigie nella fronte della casa d'angolo alle vie Ospedale e

Carlo Alberto, da cui torreggia tuttodì una spaziosa cupola,

la quale denota abbastanza l'uso al quale era un giorno con–

secrato quell'edifizio.

Essa venne fondata nel 1633, sui disegni dell'architetto to–

rinese Francesco Lanfranchi, dalla munificenza del duca

Vittorio Amedeo I in riconoscenza della fecondità ottenutasi

dalla sua consorte, la celebre duchessa Cristina"di Francia; e

fu conceduta alle monache turchine o celestine, state istituite

nel 1604 da Maria Vittoria Fornari di Genova. Il fatto

è

ricor–

dato dall'iscrizione che sovrastava alla porta del monistero:

Vrb ano Octavo Pontifici Maximo

Antonio Provana Archiepiscopo Tavrinensi

Emanveli Primo Sabavdiae Dvce

Victorio Amedeo I Pedemontivm Principe

Ob Christianae conivgi regiae datam coelitus prolem

Dotante

Sex Bvrgvndae Virgines

Qvasi qvadrati selecti lapides

Ex Chiamplitensibvs Montibvs resecti

Novam hanc aere proprio fvndarvnt Hiervsalem

anno

IlOCIXXll

Earvmdem viventes gratissimae Filiae

Hoc memoriale perenne posvere

JlJlCLXXXJI