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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
IV
S. ANTONIO ABATE
Questa chiesa esisteva presso la precedente nello stesso
isolato, come ancor si vede da" suoi resti e da due massiccie
colonne fasciate agli intercolonii de' portici della via Po. Già
edificata nel
1626,
nel
1750
poi era stata abbellita di cupola,
coro
~
campanile sui disegni dell' architetto Vittone. Conte–
neva pitture del Recchi da Como, del Trona di Cuneo, del
cavaliere Dauphin, di Lorenzo Pelleri da Carmagnola e di
Antonio Milocco.
Uffiziata sin dal
secolo
XVlI dai canonici regolari di S. An–
tonio, fra noi non distintisi mai, nè per meriti, nè per dot–
trina, e la maggior parte di loro francesi, più accorti nel
mantenere le cospicue possessioni a S. Antonio di Rinverso,
che zelanti dello splendore del culto, nel
1776
furono per
bolla pontificia uniti alPOrdine di Malta, ed
il
convento colla
chiesa venne dismesso all'Ordine mauriziano. La chiesa fu
poi ridotta ad usi profani; ma merita ricordo, perchè fu
la culla della bell' opera, tuttora esistente, della Mendicità
istruita, iniziata fra noi dal concittadino Felice Fontana
morto nel
1787.
Nel
1728
eravi stato sepolto Giovanni Smith professore di.
diritto all'università.
La sola iscrizione ch'esisteva, e che tolgo dalla collezione
sovracitata
è
la seguente:
D. O. M.
In hoc sacello Christi Domini Nostri crvcifixi
D. Joannes Maria Cinzanatvs Papia Tavrinensis
Fvndnvit vnam missam singvlis hebdomadibvs
Cclebrandam in svo svorvmqve svfragivm
Die
x.x
avgvsti
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