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MAR~n

SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

Di Ambram Andrea Gacon

e

Del capitano Filippo de

~ilman

Accresciuti gli assi maritali

Con

la

propria parsimonia

Ha istituito erede universale

Questo Spedale maggiore

Ordinando la fondazione

Di un letto

Per malati incurabili

Ad elezione de' camerlinghi

Con preporsi li congiunti di lei

Più prossimi più bisognosi e capaci

per gli statuti

1686.

Jo~nnes

Baptista Amoretti

(J)

Christianae a Frar1cia et Caroli Emanuelis II Sabavdiae dvcvm

Magnvs eleemosinarivs ac Regivs Consiliarivs

Abbatiarvl11 S. Mariae de Casanova et de Abbvndantia abbas perpetvvs

apvd Lvdovicvm XIV Galliarvm Regem legatvs

In hanc piae aedis partem pavpervm insanabilivm cvrae excitatam

Vi\'ens avreorvm tria millia erogavit

Vt singvlis perpetvo diebvs per eosdem pavperès

Pater et ave matvtino Salve Regina meridiano Deprofvndis vespertino tempore

Alta voce ad svi svorvmqve animas expiandas recitarentur

Sic Carolvs Hiacintvs Amoretti Enviarvm comes nepcs

Patrvo amantissimo vita fvncto anno MDCLXXXVII die XXIlI ianvarii

(I)

Nizzardo venuto in Piemonte, ove colla destrezza de' pari suoi,

seppe innalzare ad elevato stato la sua famiglia, della quale peraltro, Gio–

vanni Antonio sin dal 1585 era stato nominato segretario di Carlo Ema–

nuele L Ma la condizione ragguardevole raggiunta dagli Amoretti vuoI

essere, ripetiamo, dovuta a questo abate, agente segreto alla Corte di

Francia, e molto innanzi nei favori della duchessa Cristina. Egli divenne

abate della pingue abbazia di Casanova; dell'Abbondanza in Savoia ecc•. Suo

fratello Antonio Maria, riusciva ad essere senatore; ed egli ed i suoi di–

scendenti, ebbero poi i feudi di Envie, Castelvecchio, Costigliole ecc. ecc.

L'abate, che almeno beneficò l'Ospedale di S. Giovanni. fece testamento

in una camera del convento dei cappuccini del Monte

il

22

marzo 1686,

col lasciare ivi la sua sepoltura, e legando a quei padri due mila messe.

Unica memoria di questa famiglia, rimane nella splendida villa omonima,

or Rignon, presso al Gerbido nei- pressi di questa città; e che quasi

per rincarir la dose, in una materia già esuberante, qualche Ibello spirito

è

fermamente persuaso, essersi denominata così in reminiscenza delle

imprese erotiche de' nostri duchi.