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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
signori di Bussolino, socio del collegio di
l~ggi
dell' Uni–
versità di Torino
(I).
di S. Bernardo, costrutta dal consi–
gliere di Stato Manfredo Goveano, e del Crocefisso, patro–
nato, dei'Delfini e S. Martino di Castelnovo, poi dei
Morozzo.
La chiesa di S. Andrea, per bolle del
15
giugno
1004,–
venne eretta in commenda dell'Ordine Mauriziano. Ne di–
pinsero la volta Mattia Bertoloni veneziano e Felice Biella
allievo di Giuseppe Galli Bibiena. La cappella della V. Con–
solatrice, che si edificò sul fianco settentrionale di essa chiesa
di S. Andrea, fu poi aggiunta nel
1682;
e variata mentre
già era quasi al termine, ne venne indi ripigliata la fab–
bricazione, che fu compiuta nel
1700.
E siccome non cor–
rispondeva all' effetto
il
sito dov' erasi co1\ocata la sacra
immagine, così Vittorio Amedeo II in gratitudine della vit–
toria ottenuta nel famoso assedio di Torino del
1706,
ampliò
il
presbitero di essa cappella, e fece costrurre sui disegni
del Juvara l' altare maggiore. Il dipinto a fresco del catino
sopra questo altare con una corona d'angeli, putti e che–
rubini è del . Galliari. La cupola fu dipinta a fresco da
Giambattista Alberoni modenese e da Giambattista Crosato
veneziano. Fu nel
1714
che M. V. Consolatrice venne per
decreto dell'Amministrazione
decurionale
dichiarata patrona
di Torino. Chiesa e Santuario poi hanno altresì dipinti del
Caccia, del Cervetti, del Beaumont, Milocco, Pozzi, ecc.
Ma veniamo, chè oramai n'è tempo, alle epigrafi, delle
quali alcune subirono trasposizioni recenti.
Nella chiesa di S. Andrea, sulle pareti laterali della cap–
pella del Crocefisso hannosi due iscrizioni, di cui la seguente
a cornu epistolae,
fu innalzata al conte Filippo Maria
Morozzo qu.intogenito' del colonnello Gian Antonio e di
Anna
Aven~ti,
che dopo aver servito nell'Apennino ligure
(.) Cesare della stessa famiglia apparteneva pure a quel collegio.