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tore in ambe le Leggi, nella dir ezione del Collegio , ed egli
infine decr etava che a par ità di merito risultante dagli
esam i di concorso fra due o
più
concor rent i ai posti
gra–
t uiti, ne appa r tenesse la decisione e la scelta al Sovrano
(RO
B.0
l O dicembre 1784).
.
Il Colleg io progrediva a meraviglia, attingendo ogni volta
più dalle saggie discip line che lo regolavano e dagli splen–
didi ri sult ati degli studi che v i si facevano, novello vigore e
fama novella (1). I suoi allievi
il
post o gratuito asce ndevano
annualmente a 120 cir ca, e a 200 app rossimativamente i
pensionari o convittori. Le seguenti erano le sue entrate:
Dalle Finanze dello Stato lire piemontesi 30,000,
pari a
Fr.
36,000
Dalla fondaz ione Ghislieri lire piemontesi 4,772,
pari a
. " 5,726
Dalla fondazione Guidetti lire piemontesi 2,600,
pari a
. " 3,120
Da l fitto della porz ione di casa non occupata per
uso del Colleg io lire piemont esi 1,800, pari a " 2,1
GO
Rendita sui beni del
soppresso
patrimonio dei Ge-
suiti lire piemontesi 8,000 , pari a
. " 9,600
Totale
Fr .
56,606
(1) Carlo Denina, pubblicando nel 1792 le sue
Rivoluzioni d'Ltalia,
al lib. 25, cap. 6, scriveva: " La fondazione del Collegio delle Pro–
vincie, che
è
quasi un'appendice dell'Università restaurata nel 1722, il
rinnovellamento di altri minori Collegi, e sopratutto la fonda zione di
una scuola di artiglieria , sono stati cagione immediata dei progre ssi
grandissimi che gli studi fecero nel Piemonte. Cer to che non tutti i
letterati e gli scienziati che or vivono, o poco fa sono mancati, furono
allievi di quel Collegio o di quella scuola; ma l'emulazione che questi
due Stabilimenti risvegliarono, animò ' talment e la gioventù, e le porse
così opportuni mezzi di appli carsi agli studi, che tal provincia d'onde
in due secoli non erano usciti due scrittori medio cri, ne vide uscir e
dal suo seno sifTatta schie ra, che di loro soli si formerebbero Univer–
sità poco meno che compite.
" .Due conti Peiretti di Condove, Don Antonio Landi ; Don Giuseppe
Vassalli, Vincenzo Malacarn e,
Mons,
Della Torre, Don Giusepp e Della
Chiesa, Don Germagnano" Ab. Silvio -Balbis , conte Saluzzo di Mone–
siglio; tutti di Saluzzo e contorni •.
Cenni storici,
ecc. -
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