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Emanuele III , per il Collegio che con tanta e
singolare
predilezione rimira oa.
Salito Vittorio Amedeo III sul trono abaudo, rimasto
vacante per la morte di Carlo Emanuele III, avvenuta
il
20 febbraio 1773, non dimenticò quel generoso principe
negli atti della singolare sua bontà. la nobil e instituzione.
Dispo se pertanto che sul capitale ricavato dall'alienazione
del patrimonio dei soppressi PP. Gesuiti fosse prelevata una
annua rendita di lire
ottornila-
ed assegnata all 'aumento di
un numero corrispondente di posti gratuiti nel Collegio, a
favore dei giovani indigenti che sarebbero risultati più
meritevoli (RR. PP. 13 ottobre 177 ). E al Collegio accordò
un aumento di lir e duemila sull' annua sua dotazione affìnch è
con minor difficoltà. potesse provvedere alla maggior spesa
prodotta dal caro a cui erano saliti i viveri ; un tale aumento
non avendo per altro bastato, si pr ese
il
partito di lasciar
vacanti per un anno i posti man mano che si rendevano tali,
prima di rimetterli al concorso
(R.o
B.0
lO
dicembre 17
O).
Vi chiamò nel febbraio 17
O
a governatore l'abbate Giu–
seppe Gerolamo Lovera, in surrogazione dell'abbate Eugenio
Di Maglione. Unì al Collegio delle Provincie i cinqu e posti
fondati dal senatore Guidetti nel Collegio dei Ss. Maurizio
e Lazzaro a favore dei suoiparenti e discendenti (l ) (R. P.
24 luglio 17 1).
Sulla considerazione poi che avendo
il
padre suo ristau–
rate le Univers ità. di Cagliar i e Sassari, quei giovani insu–
lani potevano comodamente at tendere ai loro studi pr esso
quelle , stabilì che i quat tro posti , ri serv ati per essi nel
Collegio, fossero quind'innanzi destinati : uno ai nativi della
riviera di S. Giulio d'Orta, l'altro ai nativi di quelle terre
della provincia di Alessandria le quali , non facendo parte
di quell'antico contado, non er ano perci ò chiamate a godere
dei posti della fondazione Ghislieri , ed i rimanenti due a
quei giovani che sarebbe pia ciuto alla M. S. di nominare
(R..
B.0
23 agosto 17 2). uccedevaintanto, nel dicembre 17 3,
all'abbate Lovera il sacer dote Carlo Amedeo Pi stoni, dot-
(l) V. Parte Il,
FOl/daz iol/i private.