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Emanò ancora Carlo Emanuele III un complesso di
istruzioni per le persone di servizio, non essendo certamente
a lui isfuggito quanta parte le medesime potevano avere nel
buon andamento del Collegio. Ne lasciò la scelta e la spe–
ciale direzione al Governatore, e questi munì della neces–
saria autorità per poter in qualsiasi circostanza rappresen–
tare e far valere le ragioni dell'Amministrazione
(RO
B.0
3
gennaio e 29 aprile 1755).
Commetteva poi all' intendente generale della Real Casa
di prendere in esame le varie disposizioni che regolavano
la economia dell'Amministrazione stessa e di dare intorno
alla medesima quelle disposizioni che avesse per avventura
credute più convenienti (Ro
B.0
4 maggio 1755).
O che già fin da quei tempi poco agevol impresa fosse il
governo del Collegio delle Provincie, o che tale uffizio fosse
affidato a personaggi già precedentemente destinati a più
alte cariche, sta il fatto che nel volgere di non molti
anni, parecchi ne furono i governatori. Troviamo, difatti,
all 'abbate Scarampi di Pruney essere in tale carica suc–
cesso nel dicembre 17571'abbate Giacinto Vagnone; a questo
nell'ottobre 17G1 l'abbate Giulio Cesare Vianzino; al Vian–
zino, nel settembre 1763, l'abbate Maria Incisa Beccaria di
S. Stefano, e precisamente un anno dopo, l'abbatè teologo
Giuseppe Pochettino; quindi nel dicembre 1769 l'abbate
Giuseppe di Maglione; questi, per altro, sia che conoscesse
meglio dei suoi predecessori la difficile arte di condurre
la gioventù, sia che, fattosi più vivo nei giovani studenti
l'amore alla vita collegiale, si fosse reso meno grave il go–
verno loro, certo
è
che fra i Governatori del Collegio
è
quegli che sin qui ebbe più lunga vita (l).
Nel novembre 1771 il re Carlo Emanuele III, sanzio–
nando nuove costituzioni per l'Università di Torino, volle
(1)
In vero risulta che tutti quanti furono gli abbati chiamati al
governo del Collegio dal 1745 al 1788 vennero poco di poi innalzati
all 'episcopato: così l'abbate Ricaldone fu arcives covo di Cagliari; Sca–
rampi vescovo di Vigevano: Vagnone d'Alba; Vianzino di Biella; Incisa
di Sassari; Pochettino di Ivrea; Valperga di Nizza; Lovera di Saluzzo;
Pi stoni di Alessandria.