trattato; avrò forse traveduto, ma, che vuoi,
non potevo persuadermi che fosse diversa-
mente. Io non ero nelle grazie di uno, di
due, che so io..., e mi pareva che un altro
e un altro, o per cortesia, o per amicizia, o
per solidarietà (se si trattasse di un Parla
mento, direi,
p e r salvare il partito)
si fos
sero uniti a quell’uno a que’ due..., in somma,
mi pareva di essere diventato uggioso a tutti
i miei Colleghi. Certe offese, certe punture si
sentono, ma non si possono acconciamente
spiegare.
Ti sarai ingannato, tu mi dirai (come mi
disse un fior di gentiluomo, il quale mi vo
leva persuadere di due cose : che io avevo
giudicato con idee preconcette su persone e
su coso, e questo modo di giudicare è sempre
fallace; che il Catalogo era opera della Com
missione, nientemeno ! !), ti sarai ingannato.
No, lettor mio, e se mi fosse venuto in mente
qualche dubbio, venne pure un fatto a dis
siparlo.
Non so quale dei membri della Commissione
proponesse di dare una giustissima prova di
stima e di sincero grato animo al nostro
degnissimo presidente , barone Francesco
Gamba — della cui abilità, sapere e genti
lezza nel regolare, condurre e compiere tutte
le operazioni della Commissione non si po-
VII