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monumento che da sè solo basterebbe a dare

il primato artistico ad una nazione. Sì, pro­

prio allora avevamo bisogno che orafi sviz­

zeri o tedeschi, e maestri di smalto limosini

venissero qui a lavorare quei monumenti che

formano i tesori invidiabili ed invidiati di

tante chiese italiane ! Se tu , lettor mio , fa­

cessi una visita a questi Tesori; chè le pre­

ziosità qui raccolte sono la millesima parte

di quelle che ancora possediamo, salvate dalla

rapacità di nemici e di amici invasori , do­

minatori e protettori del bel paese, o non

disperse o vendute, causa l’ ignoranza o

l’avarizia di chi le possedeva ; se tu visitassi

dico, questi Tesori, leggeresti su i cimelj quivi

conservati i nomi di orafi nostrani, e a questi

scopritori del genio e del lavoro di artefici

tedeschi e svizzeri in opere prette e pure di

artefici italiani grideresti, sdegnato, con me :

Studiate un po’ di storia,

Che il diavolo vi porti !

— Che Dio ti perdoni questa brutta im­

precazione !

— Sì, che Dio me la perdoni, ma non mi posso

tenere che non dica loro il fatto mio e che non

esca de’gangheri. Io vorrei che quegli che im­

pugna la mia opinione, visitasse il Tesoro del

Santo in Padova, o, non volendo fare il viag-.

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