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salvava la convenienza propria, non dava

apertamente una smentita alle dichiarazioni

degli espositori. La Commissione agl savia­

mente ; ma, apriti cielo ! Venne un grido ge­

nerale di t

olle tolle

da parte di chi era cer­

tissimo di possedere un Leonardo, un Guer-

cino ecc., e che poi leggeva nel Catalogo

— attribuito al Guercino, attribuito a Leo­

nardo, ecc. —; come se il pubblico non con­

tasse più nulla, e fosse obbligato a credere

al Catalogo se avesse dichiarato i dipinti a

modo loro!

Dopo queste spiegazioni , ti sarà chiaro il

perchè io chiamo questo salone , il

salone

dei battesimi.

Ora facciamo una rassegna

dei monumenti qui esposti , incominciando

dagli —

IsTRUMENTI MUSICALI

.

Premetto che di queste cose io non capisco

nulla ; per ciò mi rimetto in tutto e per tutto

al Catalogo.

Due violini (N. 1 e 2), una viola (N. 3)

ed un violoncello (N. 5) di

Antonio Stradi­

vario.

A

ntonio

S

tr ad ivario

nacque in Cremona

verso il 1670, e quivi morì circa il 1728. Fu

1'

ultimo ed il più valente degli scolari di

Nicola Amati. I migliori strumenti di lui sono,

secondo i biografi, quelli che fece dal 1700

al 1722. Di questi, della Mostra, il N. 1

— 185 —