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S e
mento del quale nei Musei di Antichità si
veggono esemplari di varie forme ; un piccolo
Mercurio seduto, senza testa, di tutto tondo;
due tintinnaboli (
tintinnabula
), uno emisfe
rico, l ’altro in forma di piramide tronca a
base quadra ; una statuetta equestre di console
loricato, corrente a destra, in atto d’incitare
alla pugna; una statuetta di Ercole; due si
gilli, uno dei quali, cristiano, ha l’augurio
v i v a s in d e o .
Osserva bene quello spillone da
capelli con asta striata a spira , lunga circa
20 cent., ornato alla capocchia di una bella
testina. Tieni bene a mente questo ornamento
mulièbre, perchè mi accadrà di ricordartelo
fra poco.
La statuetta, con piedestallo di bronzo rap
presentante Mercurio, è uno dei tanti monu
menti d’ industria.
Il Giove (alto 0“ ,25), l ’Amorino appoggiato
all’arco , ed i due piccoli busti provengono
da Bene.
La statuetta virile di bronzo su piedestallo
indorato, fu trovata a Ponderano.
Di Palazzolo vercellese sono: di vetro, un
uccello vuoto (a Bologna si direbbe un’oca-
rina
); un boccale turchino (
oenochoe
); alcuni
orciuoli ; una palla
vuota
(
dentro
, direbbero
g li Accademici della Crusca) a liste turchine
e filetti bianchi ; tre bastoncelli, due tondi, a