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color naturale un po’ somigliante al

salva-

denaro

, eceettochè, scambio di avere sulla

pancia il pertugio per introdurvi le monete,

ha un foro in quella specie di bottone posto

alla sua sommità. Gli antichi lo adoperavano

per farvi bollire acqua o altri liquidi e lo

chiamavano

Chytra .

Gli altri vasi sono or-

ciuoli

(urceoli),

un piccolo dolio

(doliolum),

coppe (

patinae

), tazze (

calices

), ecc., di co­

lore naturale e dipinte, alcune lucerne, una

testina mulièbre ed alcune fusajuole. Bellis­

sima è una tazza con doppia ansa a voluta

(carchesium),

invetriata a color verde ed or­

nata di foglie e frutta di melagrano a basso-

rilievo. Un’ altra tazza simile , ma con una

sola ansa e di color naturale, è pure ornata

come la precedente. Di vetro, è una mezza

sfera di color verde contenente liquido, po­

stovi nella sua fabbricazione, e uno spillone

come i già descritti. Di bronzo, una pro­

toma di Minerva galeata e colla egida (

aegis

),

uno specchio, una fibula ed uno di quei donpj

anelli con tre punte d’uso ignoto. Di ferro,

un cuspide di dardo.

I quattro disegni rappresentano monumenti

lunensi ; i due bronzi sono protome a mo’ di

medaglioni, una di figura virilo, l’altra del-

l’Abbondanza. Ambedue furono trovate ira i

ruderi di Luni nel 1837.

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