MOTTI STORICI SABAUDI COMMENTATI ED ILLUSTRATI
- 1914-1932
24)
SOLUS DEUS
-
SOLUS SOL
-
SOLUS
MILES - SOLUS SABAUDIAE DUX!
-
Un
sol
Dio
- U n
solo Sole
- U n
solo Cavaliere
- U n
solo Duca
di Savoja!
Sopra un brocchiere bronzato (diametro 0.38), or
nato di incisioni messe in oro. Nella parte convessa
occupa il centro un sole raggiante dalla bocca del
quale esce il brocco a fiamma: intorno sonvi quattro
svolazzi con i motti, alternati da due corone ducali,
donde escuno rami di palma e di olivo, intrecciati
in alto ed in basso, e da due fasci di quattro dardi
ciascuno, messi ai Ia ti. La parte piana tra quella
convessa e l'orlo è ornata di otto nodi d'amore, alter
nati da altrettante rose.
Il brocchiere è conservato nell'Armeria Reale di
Torino.
25)
LTTALIA E COME UN CARCIOFO CHE
BISOGNA MANGIARE FOGLIA PER FOGLIA.
Come tutte le voci ed i motti che passarono nella
tradizione storica e leggendaria, anche il
carciofo
, che
sì bene esprime la politica secolare della Casa di Savoja,
fu attribuito a V ittorio Amedeo I I , al figlio Carlo
Emanuele I I I , e da qualcuno, recentemente, anche a
Cario Alberto. Ma è bene stabilire, con certezza ormai
assodata, che la paternità del motto rìsale al gran
Duca, ('osi infatti scrìve uno storico odierno: « Ri-
chelieu. il maggior nemico di sua Casa, disse di non
aver conosciuto intelletto più acuto, più universale
e più attivo del suo. Lo stesso gran politico francese
in altra circostanza aggiungeva: Fa d'uopo fondere
quella testa di ferro, che si è fissa, a tutto beneficio
di Casa Savoja, di riunire l'Ita lia , pezzo per pezzo,
paragonandola ad un carciofo, che bisogna mangiare
foglia per foglia » (V . F e lic e De A n g e li,
Storia di
Casa Savoja,
Milano, 1906).
È bene per altro riconoscere che l'attribuzione del
motto a Vittorio Amedeo I I s'appoggia su di un'auto
rità contemporanea, il famoso La Lande che nel
Voyage d'uri franfais en Italie,
1765-1766 (vo i. I,
pag. 61, Parigi, 1766), così si esprìme parlando del
Regno del defunto primo Re di Sardegna: « On le
regarde a la vtrité comme un Prince qui visoit à la
monarchie de ('Ita lie , mais c'estoit moins pour lui
que pour ses successeurs; aussi l'on prétend qu'il
disoit que l'Ita lie étoit comme un artichaux qu 'il
falloit mangcr feuille à feuille ». Anche il Caratti nella
sua Storia
di Vittorio Amedeo I I
(Torino, 1897, I I I ediz.,
pag. 588) conferma la stessa attribuzione. Naturalmente
nulla esclude che la frase fosse detta prima da Carlo
Emanuele I e ripetuta poi, con compiacenza, dai suc
cessori. Vedi anche in proposito
Fumac a l l i
G .,
Chi
rha detto?,
Milano, Hoepli, 1915.
Di Carlo Emanuele I conosconsi a ltri motti, tolti
quasi tu tti dai Salmi biblici o dai classici latin i:
NEL
SINE CONSILIO
(Ectfc*., 32, 24),
Compier nulla
senso consiglio,
allusivo all'impresa di Ginevra del 1582,
dugraziatamente fa llita ;
BENQXCES CORONAE
ANNI
(D av..
Salmo 64),
Benedici al mio compleanno
,
su medaglie in onore della Vergine Consolata, presso
il cui Santuario recavasi ogni anno, nel giorno della
sua nascita, in gennajo;
DIRIGE GRESSUS MEOS
(Dav.,
Salmo 118),
Dirigi i miei passi,
nei prim i tempi
del suo Regno;
NEC NUMINA DESUNT,
N i il
Cielo ci abbandona!,
nei giorni di ansie e di trepida
zione;
NATURA MAJORA FACTT
(Lu c r.,
De rer.
natura), La Natura rende le cose pià ammirevoli
(me
daglie contrassegnate da un Vulcano in mezzo al mare),
per significare che tutto possiamo aspettarci da una
natura forte ed integra;
PAX IN VIRTUTE TUA!
(Dav.,
Salmo 121),
La tua potenza ci ridoni la pace!,
sopra medaglie con la Vergine di Mondovì;
EXPECTA
DOMINUM ET VKIUTER AGE
(D av.,
Salmo 26),
Aspetta il Signore ed opera virilmente,
su ducatoni del
1629 con lo scudo di Savoja;
DE VENTRE MATRIS
DEUS PROTECTOR MEUS
(D av.,
Salmo 70, 6),
Fin dalle viscere materne tu fosti
,
o Dio
,
il mio protet
tore,
su scudi del 1595, 1601, 1607 e 1621;
IN HOC
EGO SPERABO,
In questo segno io spero
, con la
Croce Maurìziana, su monete del 1610 e 1624, che ci
ricordano il constantiniano
In hoc signo vinces
;
FAC
JUDIOUM ET JUSTITIAM
(Salmo 56),
Rendi sen
tenza e giustizia
;
TIBI SOLI ADHERERE,
Esser
vicino a Te solo;
MIHIABSIT GLORIARI
(S .
P a o lo ,
Gal.,
6, 14),
Lungi da me il vantarmi;
BENEDIC
HAEREDFTATI TUAE,
Benedici alla Tua Discen
denza,
su Beati Amedei del 1619;
ATAVI FECE»
RUNT SEMENTEM,
Gli avi preparano questa se
mente
(=
frutto),
su stampa antica di Pietro Faber,
rappresentante il Duca in trono;
UNA EX ARBORE
SALUS,
Da questo solo Albero (la Croce) vien la sal
vezza,
su stampe di Saleder e monete rappresentanti
Carlo Emanuele I, che schiaccia l'id ra dell'eresia;
CRESCUNT CRESCENTIBUS ANNIS,
Crescono
col crescere degli anni,
su tessere d'oro offerte al San
tuario della Consolata.
Negli sguanci, poi della porta d'ingresso della
Pretiosorum cella
— divenuta dopo il 1831, nel Palazzo
Reale di Torino, il Pregadio di Re Carlo Alberto —
si ammirano intarsiature di avorio e di madreperla,
coi seguenti due motti, graziosissimi, che non biso
gnano di traduzione:
TOUT EST U£ PAR UN DOUX MOUVEMENT,
AMOUR SURTOUT.
F IL IP P O EM A N U E L E
PRIMOGEN ITO D I CARLO EM ANUELE I
,
(1586-1605)
1) PUBUCAE SECURITATI
-
Per
la salute del
j»poU.
(Ancore allacciate da aodo d'amort).
Filippo Emanuele, Prìncipe di Piemonte, primo
genito di Cario Emanuele I, nacque in Torino il
3 aprile 1586. Fa solennemente battezzato il
pomo
12 maggio 1587. Per l'occ—ione vennero gettato al
« 8
».
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