P i c c o l i C E N T E N A R I T O R I N E S I
1° Luglio IU S. — Do
Torino i Reali, con la Principessa di Savoia-
Carignono, si recano alla Villa di Racconigi.
Su questa Villa, tuttora una delle favorite tra quelle apparte
nenti alla Corona, è interessante consultare la Guida pubblicata
nel 1873 dal Casale, architetto onorario della Reai Casa. Racconigi,
dai Marchesi di Saluzzo e dai Principi d'Acaia, passò in feudo
a Tommaso Principe di Carignano, quinto figlio di Carlo Ema
nuele I.
Vi è contestazione se il Castello era sorto, tre secoli or sono,
sulle rovine di una roccaforte o di un monastero. Il restauro più
importante fu eseguito per ordine di Re Carlo Alberto nell'anno
1833, ed i lavori di miglioramento nel parco ebbero inizio
nel 1838.
2 Luglio IU S . —
Per caduta da cavallo muore a Torino il generale
Richeri di Montrichieri, nato a
Bro
nel
1771
; nel
1821
a Modena
con le rappresentanze militari di Piemonte presso Re Carlo Felice
ed attualmente comandante generale dei Reali Carabinieri.
Dall'Annuario dell'Arma risulta che il cav. Luigi Maria Richeri
di Montrichieri tenne il comando del Corpo dal 3 novembre 1831
al 2 luglio 1835, data della sua tragica morte, di cui nell'annuario
stesso non è fatto cenno.
Il generale Richeri era il nono comandante dcll Arma; i primi
tre ebbero il titolo di Presidente Capo del Buon Governo, appella
tivo simile a quello in uso nel Granducato di Toscana e Ducati di
Parma e Modena; i secondi tre furono denominati «Colonnelli
Comandanti del Corpo »; ne seguono poi due con il titolo di Ispet
tore. L’attuale Comandante generale dell'Arma ha il numero 29
della serie.
• Luglio W S .
— Recensione sulla Gazzetta Piemontese del
«
Lexicon
Linguoe Copticoe» di Amedeo Peyron.
Fra i molti titoli di preingerenza nelle cose etiopiche che oggi
l'Italia i in corso di avanzare, non è da trascurarsi questa indagine
filologica compiuta da uno dei nostri più dotti scienziati del lin
guaggio.*
Il
lexicon
della lingua sacra degli Etiopi era stato stampato nello
stesso anno I83S; ma non era neppure la prima pubblicazione pie
montese del genere, perchè l'abate Valperga-Caluso, insigne maestro
al Boucheron ed al Peyron, con la sua
Grammatica Copta
aveva for
nito un libro che si era mostrato non solo pregevole dal punto di
vista dottrinale, ma anche dal lato pratico. Difetti il celebre
esploratore svedese Akerblad affermò che con la consultazione
di esso era riuscito a farsi comprendere assai bene in quelle
regioni.
Il lavoro del Peyron aveva carattere più scientifico ed uni
versale, poiché alle voci copte corrispondono delucidazioni in
latino.
** •%
f Luglio 1135. —
È. mandato da Torino un commissario di Sanità c
Ventimiglia per l'impianto di un cordone sanitario lungo la linee
del Roja, essendosi manifestati casi di colera a Villafranca e a Nizza.
Questa misura fa parte delle molte che il governo degli Stati
Sardi decretò per combattere l'invasione del colera, che dal Sud
della Francia e dalla Svizzera si era presentato nella Contea di Nizza,
e di 1 aveva progredito verso il Piemonte.
Savona e Genova, quali porti di mare, si erano dimostrate più
vulnerabili, e quarantene severe erano state in esse stabilite. Le
statistiche dell'epoca, sulle quali dovremo di tempo in tempo ri
tornare essendo stato il centenario 1835 l'anno classico del colera
in Piemonte, dànno l'impressione che l'infezione, benché gravis
sima e minacciosa, non sia degenerata in epidemia collettiva ma,
grazie alle previdenze di un'oculata tutela igienica, si sia limitata
a casi sporadici, numerosi invero ma severamente circoscritti nei
loro focolai.
IS Luglio IU S . —
Trovansi
esposti
alla vista del colto pubblico una
Gigantessa ed un
«Boa
constrictor*. Grande
interesse e concorso
di
visitatori.
Di questi fenomeni erano date anche le misure per la prima:
braccia 3,5 toscane, corrispondenti a piedi 6 e pollici 2,5 di Francia
(non era adunque stato ancora adottato il sistema metrico deci
male?) ed i prezzi di ingresso: 6 soldi per i primi posti, 3 per i se
condi e 2 per i militari non graduati.
Le due curiositi erano esposte sotto i portici della Fiera in
piazza Castello, presso Dora Grossa. In tale località, molti di noi
ricorderanno ancora di essersi beati con un economico e divertente
«Panorama Reale», modesta anticipazione delle future visioni
cinematografiche, e di questo meno interessante, ma di certo più
istruttivo.
19 Luglio IU S . — Si
intensificano le
misure
sanitarie per impedire
il passaggio della infiltrazione colerica dalla Contea di Nizza alla
Liguria ed al Piemonte.
Se volessimo occuparci dell'epidemia colerica, ogni giorno
avremmo da riesumare qualche dettaglio sul corso dell'epidemia
che minacciò, come un incubo, il Piemonte e Torino per molti
mesi. Ma di tempo in tempo è bene ricordare ai lettori, in vena di
seguire i centenari, che, or è un secolo preciso, i nostri bisnonni
vfcevano sotto il terrore del morbo ed ogni giorno ne cercavano
nelle gazzette avidamente le notizie.
Il lazzaretto e la darsena di Villafranca, con i suoi 24 casi e IOde-
cefti, era stata il centro d'infezione. Nizza Marittima era conta-
« minata, ma non in modo ultra-allarmante.
Tre distaccamenti di truppa, al Colle di Tenda, al Colle delle
Finestre ed al
Passo.diValdieri, erano stati collocati, come se doves
sero sbarrare l'accesso ad un esercito nemico.
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