M O T T I S T O R I C I S A B A U D I
C O M M E N T A T I E D I L L U S T R A T I - 1 9 1 4 -1 9 3 2
18)
GIOVAR A MOLTI ED A NESSUN FAR
DANNO.
(Re delle Alpi
m d u
pungiglione).
Su medaglie commemorative di istituzioni bene*
fiche erette in Torino dal 1614 al 1629 e specialmente
per l'erezione dell’Ospizio di mendicità nel 1628; fa-
migliarmente consigliava a tu tti
Donner et fardonner,
desumendo ta li parole dalle convenazioni con San
Francesco di Sales.
19)
SENSIM PRUDENTIA SISTTT -
A poco a
poco la prudenza si forma.
(Tornate le cui acque u pientemente «vinte non devastano
i terreni adiacenti).
Nel 1629 Luig i X I I I e il Cardinal Richelieu con
l'esercito francese valicavano le A lp i e scendevano in
Ita lia contro il Duca di Savoja per l’eterna guerra
di successione del Monferrato. Carlo Emanuele ebbe
l'audacia di affrontare le forze nemiche sproporziona
tamente superiori alle sue ed arrestarle alle barricate
di Susa, senza aver ricevuti rinforzi dall'improvvida
Spagna con cui s'era allora alleato. Vistosi a mal par
tito il Duca fu costretto a firmar la paee in Susa con
Luigi X I I I permettendo a i Francesi di traversare i
suoi S ta ti per soccorrere Casale (presidiata dai Fran
cesi ed assediata da Spagnuoli ed im periali); riuscendo
cosi ad attutire ed a rallentare la (uria devastatrice
delle annate nemiche sulle terre dei suoi non troppo
agiati valligiani.
20)
AMPUOR DUM PREMOR -
M'allargo quanto
più son compresso.
(Cn ip a—e).
Quanto gli aw en a ri ed i nemici tenteranno di
opprimere e restringere g li Sta ti m iei, tanto più io
con l'energia e l'assennatezza saprò elevarm i sopra di
loto ed allargare i miei dominii.
2 1 ) A STA SERVA TA 1615 -
A sti o a h a ta .
(Pianta U h Città d’Asti).
» Nel penultimo anno d i Regno dì Cario Em a
nuele I (1629)
trovo
memoria d i
mm
intagliatale d i
cad i che lavorava «otto i portici d i P ia n a C artel».
"
dal hoc* di Sari» —
Lago d'Orta — presso il quale essendosi veduto pun
zoni e conii a tti a stampar monete e tra gli a ltri uno
col compasso e con la leggenda
Ampliar dum premer,
fugli ordinato di subito portarli in Camera, perchè
essendosi scoperti ducatoni falsi, sopra esso erane ca
duto il sospetto; ma dopo lungo esame fu rilasciato;
anzi in seguito ad un biglietto ducale 28 mano 1629
furongli anche restituite tutte le stampe atte a far
medaglie di Sua Altezza con li ferri a tti a ta l opera,
meno però le sopraddette.
artefice poi credo
siano parecchie medaglie di u n o Emanuele I a bas
sissimo rilievo, quale
col centauro
, quale
colla pianta
della città iTAoti
durante l'assedio del 1615 ed altre
con San Carlo
, che appunto per la loro grandezza
somigliano ai ducatoni »
(Prom is,
op. cit
., I, pag. 234).
22) H IS ,
Con questi!
(Massa ferrata, caduceo, pelle di leone).
Il Duca di Savoja per far conoscere ch 'Eg li non era
men forte in pace che in guerra e che i suoi popoli
sarebbero stati prosperi soltanto se liberi da ogni do
minazione straniera, coniò medaglie d'oro, d'argento,
di bronzo col motto
H it
accompagnato da una mazza
ferrata, da un caduceo, da una pelle d i leone.
Nel 1617 dovette sostenne l'impresa di Vercelli
assediata dagli Spagnuoli, capitanati da Don Pedro
di Toledo, Governatore di Milano; invase felicemente
il Milanese in danno di Spagna; poi fu costretto ad
acconsentire alla paee di Madrid e alla Convenzione
di Pavia, che se g li diminuirono i fra tti delle sue v it
torie, gli resero per altro l'am bita città d i VerceUL
23)
NEC CONDUNTUR NEC RECONDUNTUR
•
N i ti foggiana mi ti ripongono.
(Trofeo d’a rs i).
G ià Emanuele Filiberto aveva assunto la stana
divisa col motto
Roconduntur man rotomdmntmr
(S n
riporta,
mm
già ritorte), per signHwai* A * la a n d
che troverebbesi sempre p ra to a guerreggiai* ad ogni
improvviso attacco. Cario Fmanuwls I modificò il
motto paterno, in quarta dsl n. 23, par avvisai* ehe
p iè ancora dsl pndre
mm
neeacto * p ra to a la péà
e n tra i s n i 9totL
»