Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1075 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1075 / 1769 Next Page
Page Background

Giuseppe Glovanaxxl,

II Segreto del Podre.

Romanzo per ragazzi.

Casa Editrice G.

B.

Paravia & C., Torino. L. 8.

Parla della guerra, ma non è questo l'argomento principale del

libro, nè la si vede con gli occhi dei grandi ma bensì con quella di

ragazzi che l'hanno vissuta, sentita, sofferta.

Dice la tortura di un padre che. al momento di realizzare un

apparecchio per cinematografia a colori che darà gloria a lui ed

all'industria italiana, si accorge di essere stato raggirato e di esser

sul punto di cedere, contro ogni sua volontà, il suo segreto a degli

stranieri. È la sua morte misteriosa che rende pensoso il figlio gio­

vinetto tutto teso nello studio e nello sforzo di realizzare il gran

sogno del padre; è la voce della Patria che chiama ed a cui non si

può resistere.

E la Patria, nella sua più bella concezione, balza da queste pagine

con la visione della guerra in tutta la sua parte migliore, guerra di

redenzione e di conquista, ideale di bellezza, di grandezza, di puris­

sima gloria che tempra il giovine protagonista e lo fa degno di rag­

giungere la bella méta che si è prefissa.

E se qualche papà leggendolo si sentirà inumidire gli occhi non se

ne dolga. L'Autore ha scritto col cuore un libro che si leggecol cuore,

ed è bello che oggi, con tanta posa di scetticismo e di superiorità,

si possa ancora avere una lagrima sincera, una sincera commozione.

Per questo il libro su bene in mano degli adolescenti, perchè

indirizza verso un alto ideale quell'indistinto, confuso desiderio di

grandezza e di gloria che gonfia le loro anime, che li fa veramente

figli della grande Madrepatria.

Pr.ssa ADELINA ZIGNOLI

Colorii).

Varo Varanini:

Luigi Cadorna.

Collana « I Condottieri

italiani ». I Voi. rilegato con molte illustrazioni. G.

B.

Paravia & C.

Editori, Torino, 1935. L. 9,50.

L'opera del Generalissimo Luigi Cadorna ha sollevato, anche

recentemente, tardive ed infondate polemiche. Si è nuovamente

cercato di scalfire la bronzea figura del Condottiero, prendendo

occasione, come è noto, dalla arbitraria interpretazione di una frase

del Cadorna, che si trova in una lettera indirizzata dal Generalis­

simo al Capo del Governo, nei giorni del ripiegamento al Piave.

Con senso squisito di purissima rivendicazione, con dura since­

rità di soldato e pur con la semplicità, l'ardore e la fede di chi ha

combattuto, spasimato e vinto nella durissima battaglia per l'affran­

camento dei confini sacri alla Patria, il colonnello Varo Varanini,

non nuovo alle fatiche letterarie, ha scritto un libro su Luigi Ca­

dorna, ricco di forti, persuasive argomentazioni, di documenti ine­

diti e di bellissime, nuove, originali tavole e riproduzioni fotografiche.

Molto opportunamente l'Autore non entra in polemiche. Egli

si limita ad esporre i fatti secondo la verità storica, che può trarsi

dalle testimonianze e dai documenti conosciuti. Da essi sempre

più alta si erge la figura del Generalissimo, granitica espressione

della forza e nobiltà del nostro Esercito, il quale, in pace ed in

guerra, rappresenta le portentose virtù e la rinnovantesi balda

giovinezza della razza Italiana.

Elia Rotai Pomovanti: La contabilità di Stato nella Storia, con pre­

fazione di S. E. A. De Stefani. G. Giappicchelli, Torino, 1935.

Lire 25.

« Dovunque è una traccia di realtà e di vita, ci si può fermare

senza timore di essere inariditi dalla aridità. C'è una stretta paren­

tela fra il Governo degli Stati e la contabilità degli Stati, come tra

il contenuto e le forme dell‘amministrazione. C'è uno stretto

parallelismo fra la storia dei regimi politici e la storia della loro

contabilità pubblica: Cuna dà ragione dell'altra».

Cosi S. E. De Stefani, preciso sempre nella classica sobrietà del

periodo, come nell'impeccabile ed italianissima potenza di stile,

quellastessache di tanto intanto siesprimeinacutogenialecommento

finanziario di fatti ed eventi, su un grande quotidiano milanese.

Chi vuol assimilarsi il libro, deve avere ben presente la prefa­

zione scritta dal pioniere della finanza mussoliniana; si formerà, in

tal modo, un habitus mentis adatto ad esplorare ed interpretare,

col valoroso e dotto Autore del Volume, « una scienza antichissima

praticata fin d i quando il primo nucleo umano ha formata una prima

società».

La Medaglia d'Oro Rossi-Passavanti. questo Eroe cui va, ed andrà

sempre entusiastica e palpitante la riconoscenza degli Italiani che

non dimenticano, è alla quattordicesima sua accurata meticolosa

pubblicazione; in questa, pei tipi dell‘ex-combattente Giappicchelli,

a ragione scaglia i suoi efficaci strali contro la denominazione «Con­

tabilità di Stato», proponendo quella di «Economia di Stato»,

scientificamente rispettabile ed accettabile.

Sostiene Rossi-Passavanti, con vivacità e scioltezza aristocrati­

camente composta di forma, dominando poi. in tutto il testo, un

contenuto ricchissimo di motivi vari e complessi, e mai sfuggente

ad una osservazione acuta e di gemmea durezza; «Esaminata l'eti­

mologia e le diverse definizioni date dagli studiosi è da concludere

che l'espressione *•Contabilità di Stato ", deve tacciarsi se non di

menzogna, almeno di reticenza, perchè indica solo una frazione

minima del suo campo; e proclamarsi barbarica per la lingua monca,

e inesatta per il contenuto ».

Chi, com'è logico attendersi, desideri maggiori spiegazioni in

materia di discussione teorica al riguardo, è ovvio che, non potendo

qui diffonderci, debba riferirsi alla pregevole pubblicazione, dedi­

cata con fine senso di devozione di discente alla compianta memoria

di S. E. Rostagno.

Dimidium facti qui benecoepit habet,

secondo Orazio: si può dirlo

a tutto spiano, passando alla storia della contabilità di Stato, studiata

dall'insigne docente, sin dove è concesso alla umane forze dello sto­

rico. Occorre fare, inoltre, degna menzione di una copiosa e accu­

ratissima bibliografia, di una nitidissima e, scalarmente sufficiente,

carta geografica dell’impero Romano sotto Traiano, ed infine di

cinque tavole inerenti il conteggio dei primitivi (lamine, aste,

monete cinesi, indiane, ecc.).

Dalla preistoria alla Fenicia,

d

*<ca alla civiltà caldeo­

assira, dalla Persia dei primordi all tguio dei primi albori, dagli

Ebrei ai Popoli Italici, e di qui attraverso i Greci sino ai Romani,

Rossi-Passavanti. eroe di guerra e uomo laborioso in tempo di

pace, creatura altamente ideale, passa con chiarezza espositiva

mirabile, ed oggettività storia massima, si che i fatti, le persone

ed i documenti ti sembrano accanto, e paiono vivere della tua vita...

Historia magistra vitati

SI, a ragione valorizza la storia la Me­

daglia d'Oro Rossi-Passavanti, che come S. E. De Stefani, ai giovani

dà la miglior parte di sè; fa d'uopo formarsi un abito storico, non

fosse altro per meglio comprendere anche l'ala possente che porta

i destini d'Italia!

R. O.

Casaro Hoawo: L'avventura è finita. Romanzo. Casa Editrice Giu­

seppe Gambino S. A ., Torino. Lire IO.

Dopo il successo riportato tre anni or sono con Questa povero

Arianna,

Cesare Meano sottopone al giudizio della critica e del

pubblico un altro romanzo.

L'ambiente è ancora in gran parte il torinese in cui l'autore

vive e dove egli è ormai noto anche attrave.*so alcune sue fantasie

trasmesse dall'Ente Italiano Audizioni Radiofoniche.

L'ascesa di questo giovane scrittore — da poco segnalato con

motto favore per alcune composizioni poetiche — è stata assai

rapida se si considera che numerosa è la schiera dei giovani i quali

si avviano alla carriera letteraria e pochi sono gli eletti.

Temperamento sentimentale e romantico non si smentisce:

però sa controllarsi a dovere per evitare di andar fuori dal vero.

E doveroso riconoscergli questa qualità, che, d'altra parte,

contribuisce ad aumentare i pregi delle sue opere.

L'avventura è finita ha parecchi punti degni di rilievo che confer­

mano la particolare attitudine dell'autore al genere di romanzo che

ha prescelto.

La ricchezza d'espressione, to stile fluidissimo inducono il let­

tore a scorrere, come si suol dire, d'un .fato lo pagine del volume,

costituenti un compio » armonico o simpatico con azione o per­

sonaggi coloriti con tinte freschissimo, d'immancabile effetto.

Come

Arianna

nel precedente volume, anche la

Dianorn

dai

presente è ancora la fanciulla che viaggia nell’azzurro.

E se la succede di precipitare, ha anche il modo di rialzarsi, con

scnzi ociuocre il pensiero

01

cni

GINO PASTORE