VITA CITTADINA
del piano di ricostruzione saranno cedute agli imprenditori; eviden
temente però dalla vendita non si potrà ricuperare tutta la somma
spesa per espropri! e demolizioni inquantochè il piano regolatore
prevede l'apertura di vie attraversanti gli attuali isolati e di piazze,
per cui si dovrà sottrarre alla costruzione una parte del terreno
espropriato. Altri lavori (per i quali si adotteranno a suo tempo
le deliberazioni) saranno pure necessari. Si è quindi ritenuto oppor
tuno impostare nel bilancio 1935 un fondo di dieci milioni, terzo in
ordine di tempo, tenuto conto di quelli che hanno servito per il
tratto di via Roma fra le piazze Castello e S. Carlo.
Le variazioni, nette di stanziamento di spesa, ammontano in
totale a L. 12.509,000.
La regificazione del Liceo Musicale « Giuseppe Verdi «assicurerà
al glorioso istituto cittadino la dignità ed il lustro di Regio Conserva
torio. Coronate felicemente le trattative iniziate nel 1932 fra la Città
e il Ministero dell'Educazione Nazionale, è stato allestito lo schema
di convenzione per il quale la sede del Liceo musicale
è
messa gra
tuitamente a disposizione del Ministero stesso insieme con il mate
riale mobiliare (che resta di proprietà del Comune) salvo il diritto
d'uso e di gestione da parte della Città della sala e della saletta per
concerti e il relativo beneficio degli introiti.
Lo Stato assume su di sè le spese per il personale, conservando
i diritti acquisiti e assicurando un trattamento economico e di
car
riera pari a quello dei RR. Conservatori, e si obbliga ad un'assegna-
zione annua di lire 50 mila. La Città, dal suo canto, si impegna a
corrispondere un contributo annuo di L. 560 mila per il funziona
mento dell istituto e sostiene a proprio carico le spese di manuten
zione, illuminazione e riscaldamento.
La municipalizzazione del mercato del bestiame è stata oggetto
di lunga e minuziosa trattazione. Lo schema di deliberazione spiega
i motivi da cui è sorta la necessità di addivenire alla municipalizza
zione del mercato con diritto di privativa, e di rimaneggiarne il
regolamento, introducendovi disposizioni atte a moralizzare il mer
cato e ad impedire le occultazioni, i travisamenti e le evasioni, in
cui molti negozianti della categoria sono notoriamente esperti,
e modificando le tariffe dei corrispettivi in modo da renderle giusta
mente rimunerative di tutti i servizi non gratuiti per obbligo di
legge, e conformarle nello stesso tempo, mediante riduzioni di
favore, alle finalità economico-sociali e sanitarie, che sono l'obbiet-
tivo precipuo della civica Amministrazione.
Continuando l'esercizio in economia, quale è attualmente, il
regolamento del 1903 può restare invariato nelle sue linee essen
ziali e sostanziali: le innovazioni riguardano le modalità di ammis
sione al mercato e di accertamento delle contrattazioni che avven
gono nel mercato, il trattamento del bestiame e delle carni fresche
introdotte nel recinto per le pure operazioni di sottoposizione
alla imposta consumi e di visita sanitaria, il servizio dell'ufficio cassa,
e l'assicurazione del bestiame, e quanto ai diritti apportano una
netta distinzione fra servizi di mercato e servizi di macello, nel
senso di scomporre i corrispettivi dei servizi, per i quali è legittima
la richiesta di rimunerazione, in due distinte aliquote applicabili
separatamente agli esercenti che si valgono del mercato per le con
trattazioni ed a quelli che se ne valgono come luogo di servizio
accessorio al macello, tenuto conto che gli attuali diritti di macel
lazione sono assai bassi e contingenti ragioni di opportunità consi
gliano di non aumentarli.
Notevole è infine la modificazione dell’art. 34 del Regolamento
di polizia urbana, che nella nuova forma suona come segue: « Nelle
facciate delle case verso i luoghi pubblici e verso i cortili è proibito:
esporre qualunque oggetto per cui possano derivare inconvenienti,
pencolo o disgusto: battere tappeti, stuoie, drappi e simili, prima
delle sei, o dopo le nove antimeridiane nei mesi da marzo ad ottobre;
prima delle sette o dopo le nove negli altri mesi: tenere sulle finestre,
sui balconi o in luogo di pubblico passaggio, animali che rechino
molestia ai passeggeri od ai vicini, o cose che cadendo possano
recare offesa o grave disturbo.
« Lo stendimento della biancheria è consentito verso i cortili,
e non verso strada.
« Nelle zone di abitazioni signorili con edilizia a palazzine o case
a più piani (e cui facciate verso cortile siano visibili dalle vie o corsi,
lo stendimento della biancheria non potrà farsi dopo le ore II,
dall'aprile al settembre, e dopo le ore 14 negli altri mesi.
« I vasi di fiori od altro oggetto mobile sulle finestre, sui balconi,
su qualunque altro sporto o nei vani delle aperture delle case verso
le vie e verso i cortili dovranno essere convenientemente assicurati
contro ogni pericolo di caduta, restando proibito di lasciar cadere
o sgocciolare acqua».
Sugli argomenti hanno interloquito i Consultori Donvito, Massa,
Pistono, Leonardo Monti, Parea e Majorino. A tutti hanno fornito
ampie ed esaurienti spiegazioni il Podestà ed i Vice-Podestà.
Un qmdra dd compianto p itttwt G i|i C h tn i dorato
da S. I . il Costo Cosar* M aria 4* V*cdti di Val Cismon
li wivtvO nuwo ai Anv noavmi*
S. E. il Cónte Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon. Ministro
dell'Educazione Nazionale, che fra le altre molte opere aveva
acquistato alla Mostra
del Sindacato Artisti
e della Promotrice il
bel dipinto •Venezia»
del compianto pittore
Gigi Chessa,ha voluto
con atto di liberalità
e di singolare bene
volenza verso Torino
e le Civiche Raccolte,
donare la bella opera
alla Galleria d'Arte
Moderna. Mercè il
tentile dono di S.E. il
Ministro, sari cosi
possibile dare una più
completa visione della
fine arte del pittore
cosi immaturamente
scomparso.
Il Podestà ha inviato
a S. E. il Quadrumviro
l’espressione viva del
ia riconoscenza della