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I NUOVI VICE-PODESTÀ DI TORINO

Con Decreto Ministeriale 14 febbraio i signori

nobiledott. Pio dei conti Gloria e marchese ing. Carlo

Alberto Pensa di S. Damiano, sono stati nominati

Vice-Podestà di Torino.

I diretti collaboratori del Podestà sono assai noti

nella nostra Città, dove si sono fatti apprezzare per

il loro passato, per le loro doti di cultura, di probità

e di dirittura morale.

II nobile dott. Pio Gloria, torinese, nato nel 1885,

ha compiuti nella nostra Università gli studi in legge.

In seguito a pubblico concorso, nel quale è risultato

tra i primi e più preparati concorrenti, egli è entrato

a far parte dell'Amministrazione dello Stato, meri­

tandosi l'assegnazionepressoil Ministerodegli Interni.

Successivamenteveniva destinato presso la R. Pre­

fettura di Torino in qualitàdi Consigliere, assumendo

le funzioni di dirigènte la Divisione « Comuni ».

Nell’importante e delicato incarico egli ha svolta,

per molti anni, saggia ed apprezzali opera ammini­

strativa. dimostrandosi particolarmente competente

dei problemi dei singoli Comuni della Provincia.

Nell’aprile del 1933veniva nominatoCommissario

prefettizio di Caltagirone ed il primo giugno succes­

sivo veniva promosso Vice-Prefetto e destinato al

termine della missione a Macerata.

Il marchese ing. Carlo Alberto Pensa di S. Da­

miano, di giovaneetà, essendonatoaTorino nel 1896,

è con simpatia ricordato dai camerati delia vigilia per

l’attività dimostrata nelle file dd Partito.

Ma ancor prima di servire con fedeltà la Rivolu­

zione «gli aveva al suo attivo un ammirevole quanto

valoroso passato di combattente nella grande guerra.

Ufficiale d'artiglieria damontagna rimanevadue volte

gravemente ferito e veniva fregiato, in eroiche im­

prese, di due medaglie d’argento al Valor Militare:

ia prima conquistata nel gennaio del 1918 a Monte

Tondo, la seconda nell'ottobre dello stesso anno al

torrente Crevata.

Nel 1919, prima ancora di essere smobilitato e

mentre si trovava di guarnigione ad Alessandria,

organizzava una energica reazione contro gli insulta­

tori degli ufficiali e successivamente, appena resti­

tuito alla vita civile, aderiva al movimento dei Fasci.

Durante il periodo in cui l’avvocato Bianchi-Mina

tenne il comandodelleCamicie nere torinesi il came­

rata Pensadi S. Damianone fu il Vice-Segretario Fede­

rale, disimpegnandopoi la carica di Ispettore di zona.

Laureatosi in ingegneria, dopo una breve perma­

nenzanelleTerreLiberatealiedipendenzedeiMinistero

delle Finanze, e aVerzuolo in quelleCartiere, si dedi­

cava totalmente all’agricoltura, assumendo infine ia

vice-presidenzadellaAssociazioneAgrariaPiemontese.

Dai 1928 è membro dei Consiglio Provinciale

dell'Economia e fa parte dei Direttorio ddl’Asso-

ciazione Combattenti oltreché dei Giuri d’onore

dei Nastro Azzurro.

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