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GIUSEPPE DE MAJSTRE

spiega in parte le colorite descrizioni che della propria

eroica povertà egli ha lasciate nella sua corrispon­

denza. ma altri fedeli servitori della Dinastia rice­

vettero, inquel tempo, menodi lui e non si lagnarono;

e, comunque, non bisogna indulgere al gusto della

rettorica, come fanno i suoi panegiristi, sino al grot­

tesco: " Victor-Emmanuel n'en menait bien large,

mais au moins il mangeait à sa faim, portait des

vétements convenables, dormait quand il était las.

Son envoyé à Pétersbourg connut le froid, le besoin,

la misère... ” (16). Il che non vuol dire che non

soffrisse realmente di tali strettezze, soprattutto nei

momenti di nostalgia quando, ormai più che cin­

quantenne, scrutava l’oscuro avvenire e non vi scor­

geva luce di speranza. “ Quand je songe que la pos-

terité dira peut-étre: Cet ouragan ne dura que trente

ans, je ne puis m’empécher de fremir Allora cor­

reva presso il duca di Serracapriola che molto lo

amava e sempre riusciva a consolarlo "un peu avec

son rire napolitain ” (17).

Le sue condizioni migliorarono man mano che dai

salotti aristocratici la sua notorietà si allargò nei cir­

coli politici dove, alla vigilia della terza coalizione, il

■ polacco Czartoryski e l’italiano Piattoli (18) face­

vano e rifacevano la carta d’Europa. Lo stesso czar

Alessandro l’ebbe presto In grazia perchè il tono

profetico delle memorie che aveva cura di fargli per­

venire trovava risonanze profonde nella sua anima

mistica. Nel 1805 Saverio fu incaricato di dirigere,

col grado di luogotenente-colonnello, la biblioteca e

i servizi scientifici del Ministero della marina: nel

gennaio 1807 il giovine Rodolfo, che qualche tempo

innanzi aveva raggiunto il padre come segretario di

Legazione, fu fatto cornetta nella cavalleria della

Guardia. In quei giorni i Francesi erano nella Polonia

prussiana: 1*8 febbraio i Russi furono sbaragliati da

Napoleone ad Eylau. “ Quelle force de tfttel Quelle

obstination! Quel talent militaire, mais surtout quelle

audace! Depuis six mois, du fond des marais d’Oster-

rode, il méne Paris et la France, il fait trembler la

Russie et ne peut étre renvoyé au de là de la Vistule!

C’est un terribie homme. Je crois voir Annibai dans

la Pouille. Pour l’en faire sortir Scipion fit voile pour

Carthage. Où est Scipion? " (19).

Dopo Friedland eTilsitt, là Russia divenne alleata

dellaFrancia. Il De Maistreapprovòquestanuovapoli­

tica: l'uomo di Statosache occorre cambiare indirizzo

secondo le circostanze seguendo i consigli detl'inte-

resse,deilaragioneedeilanecessità,poiché,dopotutto,

" c’est un bien de respirar à tout prix en attendant

d'autre braset d'autres tètes " (20). Fórse pensavache

la nuova testa potesse essere la sua! Concepì allora lo

strano disegno, che non fu però effettuato, di recarsi

a Parigi, con una commendatizia della Cancellerìa

russa, per persuadere Napoleone, dacché s'era inteso

con lo Czar, ad intendersi anche con Vittorio Ema­

nuele! Era forse un disonore venire a pitti con

l’uomo al

quale

Dio aveva dato “ la Pui&sance "?

Tutto

questo,a Cagliari, léceun'impressione sgra­

devole di tenerezza e di vanità. Nè punto piaceva il

suo affaccendarsi per Luigi XVIII di cui, dopo la par­

tenza del ducadi Blacas, era ritenuto, a Pietroburgo,

un agente segreto; e del resto i suoi stessi dispacci,

pur cosi pieni di presagi di grandezza sabauda, sem­

bravano non di rado esercizi letterari fuori posto in

tanta gravità di tempi: “ Au nom de Dieu, écrivez

au comte Maistre d’écrire des depéches et non des

dissertations ” (21). Maerano inutili raccomandazioni,

chè di lui avrebbe potuto dirsi ciò che il Sainte-Beuve

scrisse, più tardi, del Lamennais: “ Il porte dans son

esprit je ne sais quelle vision apocalyptique qu’il

promène devant lui et qu’il projette dans les diffé-

rentes sphères d’idées et de passions qu’il tra­

verse ” (22). Donde spirava la tormenta in cui era

da tanti anni sommersa l’Europa? Come il Robespierre

anche Napoleone era impotente a costruire qualche

cosa di solido, ma " cette trombe politique qui est

venue arracher de leurs place? i-s milliers d’hommes

destinés à ne jamais se connaftre pour les faire tour-

noyer ensemble comme la poussière des champs ”

era anch’essa uno strumento nelle mani della Prov­

videnza.

Pour longtemps encore nous ne verrons que de ruinei. Il ne

s’agit de rien moins que d'une fusioo du genre humain. Lorsque les

nations écrasées sous le méme marteau auront perdu ce qu'elles

ont de hétérogène et d'antipathique et qu'elles ne (òrmeront plus

qu’un méme métal malliable et préparé pour toutes les forme*.

l'ouvrìer parattra et le méta) en prendra une. Sero-t-il Dieu TòWe ou

Covette? Nous verrons, ou plutflt, on verro. Ce qu'il y a de sur c'est

que l'univers marche vers une grande unité qu’il n’est pes aisé

d'appercevotr ni de déflnir. La fareur des voyages, la fureur des

iangues, le mélange inoui des hommes opéré por la sécousse terribie

de la révolution, des conquétes sans exemple et d’autres causes

encore plus actives, quoique moins visibles. ne permettent pes de

penser autrement (23).

Dopo Wagram, nel 1809, prese la cittadinanza

russa, forse per aprirsi meglio la via a qualche posto

altissimo nel governo deH'Impero. Era ministro allora

lo Speranski, il quale simpatizzava coi protestanti

tedeschi e voleva introdurre in Russia vaste riforme

sul modello francese. Il De Maistre appoggiò contro

' lui il partito dei vecchi

Russi,

avverso alle riforme,

c riuscì a guadagnarsi il principe Alessandro Galitzine,

ministro dei culti e procuratore del S. Sinodo, che

era unmartinista. Cori scrìsse il già ricordato Examen

sur le principe génératxur des constitutions

e poi i

Quatte chopitres sur la Russie.

“ Les inconvénients

inévitables ", diceva, • de la sciente dans tous les

pays et dans tous les lieux sont de rendre l'homme

inhable à la vie active qui est la vraie vocation de

l’homme; de le rendre

souverainemant orgueilleux,

enivré de lui

mime

et de

se

propres idées,

ennemi de

toute subordinati,

frondeur de toute loi et de

toute institution

et nartisan-nédetoute'innovation

'*.

Ma nella

Russia questi inconvenienti erano piò gravi

che

altrove

perchè la

«•«**»*»

non può trasportarsi

sena perìcolo

in un

terreno impreparato.

L’épou-

vantable

littérature

du XVIH siède est arrivée en

i/afa

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S

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