NOT E S U L L A P O L I T I C A F I NANZ I A R I A
DE L C ON T E DI C A V OU R
Siamo lieti di pubblicare il presente studio del Dr. Bruno
—
composto nel laboratorio di scienza
della Finanza e di Diritto Finanziario del R. Istituto Superiore di Scienze Economiche, diretto
dal prof. A. Garino-Canina — il quale considera uno degli aspetti, forse meno noti, ma certo
importante, della politica seguita dal Conte di Cavour negli anni diffìcili della finanza piemon
tese durante il periodo delle guerre di indipendenza
Il Conte Camillo Benso di Cavour, con la sua
opera di
grande statista, in breve volgere di anni
ha gettato
le basi dell'unificazione italiana, facendo
assurgere la
Nazione con la sua illuminata azione
politica
al posto cui aveva diritto nel grande consesso
Europeo.
La sua formidabile attività nei più svariati campi
del pensiero e dell'azione è stata oggetto di interes
santi studi. Alcuni a:petti, però, della sua vasta mente
e del suo versatile ingegno meritano una più pre
cisa indagine di quelle che furono sinora compiute.
Così, ad esempio, le sue idee in merito alle riforme
finanziarie attuate, ed a quelle che successivamente
si proponeva di attuare, sono tuttora degne di spe
ciale esame.
Egli studia il fenomeno
economico non in sè e
per sè, ma sempre in rap
porto con la vita sociale,
intesa in senso lato, e
quindi principalmente cor
la vita politica.
Il pensiero economico
maturato nella seconda
giovinezza è base sicura
e guida al Ministro nelle
sue direttive nel campo fi
nanziario. Negli scritti suoi
si rilevano, la potenza
sintetica della sua mente,
l'acume col quale egli sa
discernere le cause meno
apparenti dei fenomeni
economici.
Nel campo finanziario,
dopo aver provveduto alle
imperiose necessità dei
tempi, alle ineluttabili con
seguenze delle condizioni
straordinarie del '48 con
mezzi parimenti straor
dinari, egli dovette, quale
Ministro, stabilireunsolido
piano finanziario normale
in armonia con le nuove
ferme politiche introdotte
nello Stato, ed al tempo stesso atto a ricondurre
la vita sociale sulle vie di un pacifico svolgimento.
Ancor giovane si formò col mirabile intuito, che
egli possedeva dei fatti economici, una concezione
personale, che, perfezionata in seguito a severi studi
della scienza economica, gli fu assai utile nell'attua
zione del suo proo^^ma.
Nel 1848 forri.-.o un programma politico, che
seguì poi, nelle grandi linee, come Deputato e come
Ministro, in tutte le sue direttive essenziali.
li sistema tributario del Piemonte nel 1848
L ’ordinamentotributario che prevaleva nella prima
metà del secolo scorso neH'Europa, era sorto sulle
rovine del sistema finanzia
rio feudale. L’anno 1831può
venire considerato quale
punto di partenza verso
una nuova sistemazione
economica dello Stato Sa
baudo; poiché il Re Carlo
Alberto, con il generale
riordinamento dello Stato,
aveva contribuito alla pre
parazione dell'ambiente
sociale, così da renderlo
capace di assimilare più
facilmente le coraggiose
riforme Cavouriane.
Il sistema tributario vi
gente nel '48 non era più
adatto alle esigenze ed
alle crescenti necessità del
progresso. Si doveva quin
di ricorrere a continui ri
tocchi del precedente or
dinamento tributario, che
si veniva così man mano a
sgretolare.
La pressione tributaria
era ripartita tra le due
forme principali di impo
ste dirette ed indirette,
ma con una sproporzione
causata da un errore fon-
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