Table of Contents Table of Contents
Previous Page  330 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 330 / 1769 Next Page
Page Background

A proposito delle terrecotte ornamentali

del Museo civico di Torino

L

a regione piemontese è ricca di ed ifici religiosi

e c iv ili nella cui costruzione hanno tro va to in

t u t t i i tem p i largo impiego i buoni materiali

la te riz ii che le sue a rg ille consentono di fabbricare.

I Romani ne usarono ampiamente, e le opere

che di essi ancor ci restano mostrano la lo ro somma

perizia nel fabb rica rli e nel m e tte rli in opera. I grandi

em b rici che ancora si incon trano segnati colle sigle

dei lo ro esecu to ri, sono in fa tti c o s titu iti di o ttim a

pasta co tta alla perfezione. Essi usavano per ciò

depura re accuratamente le a rg ille d iluendo le in so lu­

zioni che facevano poi depositare per porosità in

numerosissime anfore poco co tte sistemate a s tra ti

sovrapposti, come dice il Promis di aver po tu to con­

statare in T o rin o stessa. L'essiccazione dei pezzi era

generalmente p ro tra tta per anni, e la co ttu ra con­

d o tta per circa venti g io rn i, di cui q u a ttro o cinque

a fuoco m o lto v ivo .

Queste buone pratiche, pervenute pe r trad izione

ai secoli seguenti, giovarono ai c o s tru tto ri de! Medio

Evo che mostrano così una speciale maestria n e ll'im ­

piego dei la te rizi e nella lo ro confezione.

II Museo di T o rino possiede numerosi esemplari

di te rre c o tte o rnam en ta li, che non sono però in

giusta p ropo rz ione co ll'a rtis tic a fio ritu ra di tali ma te­

ria li so rta in Piemonte nel Medio Evo e nel p rim o

Rinascimento. Fra ta li esempi possiamo in special

modo indicare i seguenti:

Ma tton i con foglie e ghiande di quercia, ma tton i

con grappo li d 'uva , ma tton i con foglie e capolini di

cardo, m a tton i con trifo g lio , con tro n ch i di ram i,

con fog lie d'insalata. Di questi m o tivi ornamentali

t o lt i dalla flo ra del paese t r a ttò do ttam en te il p ro ­

fessore O reste M a ttiro lo in uno studio che fo rm ò

argomen to di una sua le ttu ra a ll’ U n ive rs ità di T o rino .

In questa stessa rivista il d o tto professore ne parlerà

nuovamente con profonda scienza. A ltr i ma tton i più

grandi po rtano p u tti a tto rn ia ti da fogliam i di fa ttu ra

speciale, g iu lla ri danzanti in va rie pose. A lcuni più

piccoli hanno palmette, rom b i tr ilo b a ti, rosette a

c o rrid ie tro , ecc.

La maggior pa rte di questi esemplari proviene da

C h ie ri.

Due sta tue tte , rappresentanti la Madonna e l ’A n ­

gelo annunziato re. di buona e ca ra tte ristica model­

lazione. provengono da P ine ro lo dove stavano a

decorazione della Casa del Senato. Il pezze più im p o r­

tan te di te rre c o tte medioevali che il Museo possiede

rappresenta un grande stemma Sabaudo nel quale la

targa po rtan te la croce è affiancata da due leoncini

e caricata del c im ie ro dal leone alato. Fiancheggiano

lo stemma il m o tto

Fert

e le iniziali del Signore e

tirrico tti

Queste fo rm e fu rono sovente a rric ch ite di orna»

mentazioni colle quali si o ttenevano ta lvo lta effetti

ricchissim i. Nel Museo abbiamo esempi di

tori

deco­

ra ti con gambe ri, di gus

eie

p o rta n ti nastri che avvol­

gono un le v rie ro in corsa, ecc.

I

m a tton i sagomati erano generalmente posti

opera di fascia, e solo usavasi collocarne qualcuno di

punta negli a rch ivo lti e nelle mazzette de lle finestre .

Tan to i m a tton i lisci che que lli o rn a ti erano sovente

ripassati a mano prima di in tro d u r li nella fornace;

pe rciò no i vi tro v iam o spesso de lle piccole infrat*

della sua donna, Amedeo IX e Jolanda di Francia.

Esso data a ll’ incirca da ll'anno 1470 e proviene dal

Castelvecchio di Moncalieri.

Poche sono le te rre c o tte del Rinascimento che

possiede il nostro Museo, cioè: due fo rm e lle con

co rone di quercia e di fru tta che racchiudono lo

stemma Della Rovere so rm on ta to dalla m itra vesco­

v ile : un medaglione con testa di personaggio romano

il quale proviene certamente da V inovo come le

p receden ti; e parecchie a ltre fo rm e lle riproducenti

uccelli, co rnucop ie e busti d'angelo di squisita fat­

tu ra , le quali formavano probab ilmen te il fregio

d i una co rn ice .

Questo materiale, come dicemmo, è lungi dal

rappresentare tu tto quanto questa simpatica arte

paesana ha sparso nelle Chiese, nei Castelli e nelle

case di tu t t o il Piemonte: parmi qu ind i opportuna

una più vasta illustrazione della stessa.

I

p ro fili delle te rre c o tte ornamentali usate

P iemonte nel Medio Evo si riducono aH 'incirca ai

due seguenti:

/ / A f c j r w -

c o t f / a -