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ARTISTI PIEMONTESI D 'OGG I: GREGORIO CALVI DI BERGOLO

Dopo la permanenza in Francia, rito rn a to a T o rin o

nel 1931 con un notevole g ruppo di opere (fra queste:

Rue de

le Tombe Issoire

collezione di S. M. la Re­

gina —:

La Senna

al

ponte di

Ncully; Nemours; La

chiesa di Mo re

t — collezione privata in Francia — ;

Lo stagno di Ville d'Avray

— collezione privata a

Firenze —), iniziava la serie dei quadri del Po. il

primo dei quali da Lui eseguito ed esposto poi a

Parigi.

Il Po

o

Tonno,

fa pa rte della collezione di

Ugo O je tti, e partecipava alla prima Quadriennale

di Roma con due dei paesaggi eseguiti a Parigi e

precisamente

La Senna al ponte

di

Neully

e

Nemours.

Il primo andava al Museo Mussolini ed il secondo

prendeva poi parte alla Esposizione d ’A rte Italiana

agli Stati U n iti, con opere, fra gli a ltr i, di Carena,

Carrà, Cascella, Casorati, De Pisis, Ferrazzi, Funi,

Menzio, O ppo , Paulucci, Peluzzi, Sa lie tti, S iron i,

Soffici. S tu ltus, Tosi.

Era alla Esposizione della Società P rom o trice di

quell’anno che. per il suo quadro

II cortile della meri­

diana,

gli era con fe rito il Prem io A rba re llo .

Essenzialmente però il Calvi intensificava la sua

attività nella preparazione di a ltra sua personale per

l'autunno 1931 a Parigi.

E la nuova, salda affermazione del N o s tro aveva

infatti luogo, n e ll’o tto b re , alla « Galene Jean Char-

pentier» e la c ritica sarà unanime nel riconoscere

la franchezza, l ’ indipendenza assoluta, non vincolata

o soggetta a ll’ influenza di c o rre n ti o g rupp i di qual­

siasi genere, d e ll'a rte del Ca lvi: pura, immune da

ogni conseguenza di co n ta tti ed esperienze: sch iet­

tamente, italianamente personale.

Fra le p rincipa li opere esposte:

Nudo di Chiarina,

Teresa,

Rue de la Tombe Issoire a Parigi,

vani

R itra tti

fra cui que llo

del conte Fè d'Ostiani

e

del Ragazzo in

bleu, Via degli Artisti a Parigi, Sera all'iso la di

Son

Giovanni. Il Po a Torino

(p ro p rie tà di Ugo O je tti) ,

Vedute del Lago Maggiore

e

di Cannes, ecc.

Nel catalogo il N o s tro era presentato da Louis

Vauxcelles ( I ) .

L'accoglienza alla mostra era veramente lusinghiera

ed entusiastica e se ne resero in te rp re ti con sch ietto

eiogio e viva simpatia au to re vo li c ritic i fra i quali

ricordiamo Jacques Baschet ('* L ’ Illu s tra tio n ,,), A nd ré

de Foquinères, ( “ Candide ,,), Maxim ilien G au th ie r.

(«A rt v iv a n t» ), René Chavance (“ La L ib e rté ,,).

Dopo il pieno successo di Parigi il N o s tro o rga ­

nizzava, ancora nel novembre del 1934, u n ’a ltra sua

personale alla «G a lle ria d ’A rte di F irenze». Vi figu ­

ravano fra le a ltre opere:

Il cortile della meridiana

(il cita to P rem io A rba re llo ),

Nudo di Chiarina,

(che

secondo M. G au th ie r

«su r un rouge eclatant est ca-

roctenstique de

/ ’audacie et de la puissance du artiste).

Glauco, La

c ittà

dei

sogni,

Telemaco, Monferrato, Costa

Azzurra. Campo di tennis di Sant'Anna di Valdieri.

Nel

catalogo

d i questa

mostra Emilio Zanzi, dopo

profonda

analisi di tutto lo svolgimento dell'attività

del

Calvi,

cosi concludeva:

€ L ’artista che ora chiede

il giudizio del pubblico fiorentino, dopo aver assistito

(questa

forse la più sintetica, felice, persuasiva chia-

rifrazione di quel periodo)

più da curioso che da inte­

ressato ai raduni di Montmartre e di Montparnasse

dove

i melanconici r e litti della p ittu ra rivoluzionaria e

fuoruscita da tutte le pa rti e da tutte le estetiche si

dònno alle estreme baldorie, vive e lavora solitario a

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